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Cuore sportivo Posts: 1304 302,62 ore
   
Formia (LT)
| KOKAL - 20/6/2009 1:02 PM Schizoid Man - 20/6/2009 12:41 PM la 147 ha un pianale e un'architettura generale che risale a metà anni 80...già la stilo era più "moderna" quando è uscita... è quindi bene che venga rimpiazzata con qualcosa di nuovo... ovviamente deve essere fatto bene..
Infatti.....il problema più grosso della 147 sono le sole 3 stelle che prende nel crash test euro ncap. Il problema della 147 non sono le stelle. Giusto per fare un nome la serie 5 ne pende una sola in più e mi sembra perchè ha il cicalino che avvisa del mancato allaccio delle cinture. Il problema della 147 è che ha sulle spalle nove anni. E' ormai un modello che entrerà nella storia e ch purtroppo non sarà servito a dare uno stile al marchio perchè a quanto sembra si ricomincia da zero buttando a mare i risultati ottenuti con la 147. Vero, i tedeschi vanno avanti per aggiornamenti graduali, ed a volte riescono a spacciarli per nuovi ma in pratica sono solo dei forti face liftyng del modello precedente. Questo proprio per on disorientare la clientela e per raccogliere i frutti di quanto seminato in precedenza. Da noi invece dopo la semina a raccoglire ci pensano i concorrenti. | |
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1.9 JTDM Owner Utente del mese Gennaio 2009
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Castel di Casio - Emilia romagna - appennino
| marco1975 - 10/9/2009 7:09 PM A forza di dare non-notizie 'sto Cravero comincia a darmi sui nervi... come nell'intervista a un giovane sul sito della MiTo in cui in sostanza non ha confermato un solo prodotto dopo la 149, ha chiarito che mai si tornerà a correre, e che i concessionari fanno pena ma pazienza... Con la Quadrifoglio Verde da 170cv al posto dell'attesa GTA da 240cv, con la 159 senza più un turbodiesel Euro5 sopra i 170cv e con i cambi automatici sui diesel Euro4 e più nessuna Q4 nella gamma siamo proprio alla frutta. SVEGLIA CRAVERO... Forza Alfa che aggiungere ad un'analisi cosi perfetta? il criceto ! | |
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Moderatore 2.4 JTDM SW Q Owner Nero pastello "rapido come una mangusta" Utente del mese Maggio 2008
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Chiavari (GE)
| Posto qui onde evitare di aprire un thread apposito, tanto mi sembra ampiamente "in topic":
"Il Museo di Arese dimostra il disinteresse di Fiat per Alfa Romeo" secondo la CUB 
“L’8 settembre ha riaperto il Museo Alfa Romeo al Centro Direzionale di Arese dopo nove mesi di chiusura, ma la speranza di interventi migliorativi è stata vanificata da una semplice visita: un vero e proprio disastro, dovuto a una situazione di estremo degrado e di sporcizia totalmente inaccettabili, un chiaro segno di disinteresse da parte della Fiat per l’Alfa Romeo“. Questo è parte del contenuto di una nota della Confederazione Unitaria di Base (CUB), nella quale insieme all’FLM Uniti, i sindacalisti presenti alla ricognizione lanciano un pesantissimo affondo contro Fiat. “Il rilancio del marchio Alfa deve partire proprio dal Museo, la cui gestione potrebbe occupare un certo numero di lavoratori. Ancora una volta un’iniziativa del tutto innocua ha creato scompiglio nei vertici Fiat, segno che mettere in piazza le loro negligenze dà sempre fastidio”, prosegue il comunicato. “Inoltre nei primi giorni di agosto è stata firmata la convenzione tra i comuni per il piano sull’area di Arese circa la costruzione di un centro commerciale con villette e alberghi nel totale silenzio di Fiat.Infine, come in ogni stabilimento Fiat, anche ad Arese esiste un problema occupazionale in cui non ci sono garanzie di ripresa delle attività come la progettazione, la sperimentazione e lo stile”.
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Taranto
| Stavo per aprire il topic, ma appunto mi sono fatto la solita ricerca e avevo deciso pure io di postare qui Ho letto, e ritengo sia un vero schifo Questi son capaci di fare il centenario a Torino....vergogna!!! Spero siano in grado di "scendere in piazza" per farsi sentire, perchè Fiat dovrebbe investire soldi in quel museo, e riportarlo al nuovo. | |
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Cuore sportivo Posts: 1304 302,62 ore
   
Formia (LT)
| KOKAL - 11/9/2009 6:34 PM Posto qui onde evitare di aprire un thread apposito, tanto mi sembra ampiamente "in topic": "Il Museo di Arese dimostra il disinteresse di Fiat per Alfa Romeo" secondo la CUB
“L’8 settembre ha riaperto il Museo Alfa Romeo al Centro Direzionale di Arese dopo nove mesi di chiusura, ma la speranza di interventi migliorativi è stata vanificata da una semplice visita: un vero e proprio disastro, dovuto a una situazione di estremo degrado e di sporcizia totalmente inaccettabili, un chiaro segno di disinteresse da parte della Fiat per l’Alfa Romeo“. Questo è parte del contenuto di una nota della Confederazione Unitaria di Base (CUB), nella quale insieme all’FLM Uniti, i sindacalisti presenti alla ricognizione lanciano un pesantissimo affondo contro Fiat. “Il rilancio del marchio Alfa deve partire proprio dal Museo, la cui gestione potrebbe occupare un certo numero di lavoratori. Ancora una volta un’iniziativa del tutto innocua ha creato scompiglio nei vertici Fiat, segno che mettere in piazza le loro negligenze dà sempre fastidio”, prosegue il comunicato. “Inoltre nei primi giorni di agosto è stata firmata la convenzione tra i comuni per il piano sull’area di Arese circa la costruzione di un centro commerciale con villette e alberghi nel totale silenzio di Fiat.Infine, come in ogni stabilimento Fiat, anche ad Arese esiste un problema occupazionale in cui non ci sono garanzie di ripresa delle attività come la progettazione, la sperimentazione e lo stile”.
Vedi, a Pomigliano non sono soli, ma in buona compagnia.  Solo che se si tratta del centro stile o del muse ci si scandalizza. Non abbiamo lo stesso metro di giudizio nelle varie vicende. Machiamo di lucidità. Insomma, è impossibile che nel caso di Pomigliano i fiattari hanno ragione mentre per il museo o il centro stile parliamo di un loro disinteresse. Ormai si è capito, per loro l'Alfa Romeo è poco meno del marchio Abarth e queste sono le conseguenze.
Edited by Salvador 12/9/2009 12:47 AM
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1.9 JTDM Owner Grigio titanio Posts: 9250 1.705,23 ore
      
Taranto
| Questa notizia è di Giugno, mi pare non sia stata postata:
Alfa Romeo, cassa integrazione di sette settimane per Arese. Siamo alla chiusura dei battenti?
Da oggi 15 giugno i dipendenti del Centro Stile Alfa Romeodi Arese sono in cassa integrazione per sette settimane. Non sitratterebbe però di una semplice pausa, quanto piuttosto di unachiusura definitiva, sebbene Fiat non abbia fornito conferme ufficialialla notizia. L’accorpamento del design Alfacon quello degli altri marchi del gruppo nel nuovo centro stile diTorino, nato due anni fa, rientra in un normalissimo processo dirazionalizzazione. Resta il fatto che la scomparsa di un luogo cosìsignificativo per gli alfisti -se confermata- rimarrà nella memoriacome l’ultimo filo che legava il marchio alle sue radici. Il Centro Stile fu creato nel 1990, quando era amministratoredelegato Giovanni Battista Razelli, a opera di Walter de’ Silva e di ungruppo di giovani designer, tra cui Wolfgang Egger, emigrato propriocon de’ Silva verso il Gruppo Volkswagen. Ad Arese nacquero prototipicome la Proteo e la Nuvola, ma il nome del Centro Stile è legatosoprattutto alla 156, l’auto che risollevò l’Alfa nel 1998, e allasuccessiva 147. La MiTo e la Milano, saranno le ultime figlie di Arese. Il design era ormai praticamente l’ultima attività superstite adArese, dopo la fine della produzione delle vecchie Alfa GTV e Spider.L’altra attività residua riguarda una divisione di Fiat Powertrain, con186 dipendenti, dei quali oltre cento condividono la sorte dei colleghidel Centro Stile. Come se non bastasse sono stati sospesi anche i lavori per lacostruzione di un nuovo museo Alfa, che nei piani doveva essere unastruttura all’avanguardia che unisse l’esposizione con altre attivitàludiche e di divulgazione per il grande pubblico. Neanche questastruttura avrà un futuro. Quattroruote
Alfa Romeo, Cravero: "Sarà il 2011 l’anno della svolta"Nonostante l’ottima performance registrata in tutta Europa da Fiat Group Automobiles a maggio 2009 - più 2,5% nelle vendite rispetto allo stesso mese del 2008 e quota di mercato che passa dall’8,7 al 9,3% - Alfa Romeo arranca ancora. Si è assestato sul 3,5% il calo delle vendite fatto segnare dalla Casa del Biscione nel mese scorso. Alfa Romeovive adesso in una fase di stallo, in vista delle grandi novità chedebutteranno nei prossimi due anni. Proprio questi sono stati gliargomenti trattati da Sergio Cravero, durante un’intervista rilasciataal quotidiano “il Giornale”. Secondo l’amministratore delegato dellaCasa del Biscione, “sarà il 2011 l’anno della svolta per Alfa Romeo,quando avremo in gamma la Milano e l’offerta di MiTo completa”. Cravero ha parlato ai cronisti del futuro di Alfa in occasione della presentazione della 8C Spider- prodotta in soli 500 esemplari al prezzo di 213.250 euro - tenutasial centro prove di Balocco. L’ad ha aggiunto che “i nostri obiettivisono di superare l’1% di quota mercato in Europa e arrivare al 4% inItalia. Stiamo ragionando anche sulla proposta di un modello a GPL, ilquale dipende dall’evoluzione della domanda. L’augurio è che nel 2010la maggiore richiesta di vetture torni a riguardare anche quelle diclasse media e non solo le city-car e le utilitarie”. Per quanto riguarda i modelli attuali, Cravero ha speso parole dielogio per la MiTo: “ci ha dato il successo auspicato, anche se questomodello è coinvolto in una percentuale più bassa dal pianorottamazioni. Da settembre, con la disponibilità del sistema di motorizzazione Multiair,la situazione cambierà in meglio”. Invece, sulla Milano ha confermatoche “arriverà in aprile mentre l’anteprima si terrà al Salone diGinevra. Da Cassino cominciano a uscire le prime scocche per ilprocesso di verifica. Rispetto alla 147 avrà una maggiore abitabilità e più spazio per i bagagli”. Ma, inizialmente, l’ad aggiunge che non si tratterà di una vera epropria sostituzione tra i due modelli: “nel 2010 vorremmo avere la147, prodotta a Pomigliano, ancora in gamma, magari con una solamotorizzazione. Nel 2009 ne sono previste 25mila”. Proprio in relazioneall’anno in corso, Cravero ha confermato gli obiettivi di Alfa Romeo:“contiamo di immatricolare 125mila Alfa Romeo, 15mila in più rispettoal 2008. L’obiettivo è ovviamente di crescere e di superare quota200mila grazie all’introduzione delle novità previste. In proposito,sarà molto importante l’impatto del sistema Multiair. Le nuove versionida 105 e 135 cavalli della MiTo rientreranno, infatti, nei contributistatali”. Inoltre, l’amministratore delegato del Biscione ha parlato anche del futuro di Alfa. Sulla Giulia, erede dell’Alfa 159, ha chiarito che “le idee sulla piattaforma e lo stile ci sono. Bisogna solo concretizzarle”, mentre per Brera e Spider ha confermato la sopravvivenza “fino al 2012? anche perché “siamo soddisfatti del lavoro svolto da Pininfarina“.Infine, per quanto riguarda il tanto atteso ritorno di Alfa Romeo negliStati Uniti, Cravero sottolinea le potenzialità del nuovo partner diFiat: “l’alleanza con Chrysler ci assicurerà un impulso importante. Per Alfa Romeo è una grande opportunità”.
ilGiornale
Questo parla di svolta, con la Mito al completo e la Milano? Milano che nemmeno ci sarà a 3 porte per ora?? Ma siamo pazzi? E dov'è una sportiva a 2 posti (duetto) ? Dov'è il V6 diesel ?
Tral'altro la svolta si doveva avere nel 2010, insieme alcentenario.........se ne sono letti di articoli "2009 l'anno dellasvolta", poi "2010 l'anno della svolta" e ora 2011......
Edited by cuoresportivo86 18/10/2009 5:50 PM
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1.9 JTDM Owner Grigio titanio Posts: 9250 1.705,23 ore
      
Taranto
| Ragazzi posto qui questa notizia:
Edit KOKAL: notizia già presente nel thread su Pomigliano.
Al momento non viene citata la fabbrica dove nascerà la nuova 159, comunque quella che mi preoccupa di piu è la questione Panda:
- perchè dalla polonia la fanno a pomigliano ora? -che dite, la qualità sarà la stessa? Che io sappia in polonia leassemblano davvero bene, mentre a pomigliano sappiamo bene comelavorano........ | |
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2.0 JTDM SW Owner Grigio stromboli
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Baden CH, Savona IT
| Stavo per aprire un topic, ma ho trovato questo e quindi copio e incollo uno stralcio da Quattroruote sulla drammatica situazione di Arese
ADDIO MILANO (Arese)
Tra fine dicembre e marzo 2010 scade la cassa integrazione per gli ultimi 345 lavoratori Alfa ancora di stanza ad Arese, vicino al capoluogo lombardo, divisi tra centro Stile, Progettazione, laboratori, commerciale e Powertrain, cioè la divisione motori e cambi. Per tutti si prospetta lo spostamento a Torino o la mobilità. Proprio oggi si è tenuto un incontro in Assolombarda tra l'azienda e le sigle sindacali, che chiedevano l'annullamento del trasferimento. Ma Fiat ha tenuto duro nella sua decisione e l'Alfa dà l'addio a Milano.
"I centri stile affacciati sul mare? A noi designer può far piacere, ma non raccontiamocela: alcune delle più belle macchine del secolo scorso sono nate in oscuri uffici accanto a officine unte di grasso nella periferia milanese". Le parole sono di Walter de' Silva, che molti anni prima di diventare il big boss del design del gruppo Volkswagen aveva diretto il Centro stile di Arese (nella terza foto). Con esso se ne va un pezzo di storia dell'automobile di questo Paese. In tempi di globalizzazione forse c'è poco spazio per il sentimentalismo, ma siamo sicuri che in fatto di marchi automobilistici le radici abbiano il loro peso.
Edited by emilius 19/11/2009 8:06 PM
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1.9 JTDM Owner Grigio titanio Posts: 9250 1.705,23 ore
      
Taranto
| emilius - 19/11/2009 8:06 PM Stavo per aprire un topic, ma ho trovato questo e quindi copio e incollo uno stralcio da Quattroruote sulla drammatica situazione di Arese
ADDIO MILANO (Arese)
Tra fine dicembre e marzo 2010 scade la cassa integrazione per gli ultimi 345 lavoratori Alfa ancora di stanza ad Arese, vicino al capoluogo lombardo, divisi tra centro Stile, Progettazione, laboratori, commerciale e Powertrain, cioè la divisione motori e cambi. Per tutti si prospetta lo spostamento a Torino o la mobilità. Proprio oggi si è tenuto un incontro in Assolombarda tra l'azienda e le sigle sindacali, che chiedevano l'annullamento del trasferimento. Ma Fiat ha tenuto duro nella sua decisione e l'Alfa dà l'addio a Milano.
"I centri stile affacciati sul mare? A noi designer può far piacere, ma non raccontiamocela: alcune delle più belle macchine del secolo scorso sono nate in oscuri uffici accanto a officine unte di grasso nella periferia milanese". Le parole sono di Walter de' Silva, che molti anni prima di diventare il big boss del design del gruppo Volkswagen aveva diretto il Centro stile di Arese (nella terza foto). Con esso se ne va un pezzo di storia dell'automobile di questo Paese. In tempi di globalizzazione forse c'è poco spazio per il sentimentalismo, ma siamo sicuri che in fatto di marchi automobilistici le radici abbiano il loro peso.
Scandaloso.........         | |
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1.9 JTDM Q Owner Blu oltremare Posts: 52 22,55 ore
 
milano
| L'Alfa un tempo era una Azienda, con la A maiuscola, ora è solo un marchio (i markettari lo chiamano brand). Ad Arese si sono progettate e costruite automobili bellissime, che erano l'orgoglio dell'industria automobilistica italiana. Ora quel filo esile e sottilissimo che legava idealmente le Alfa di oggi alle Alfa di ieri è stato definitivamente ed irrimediabilmente spezzato. Per quel che mi riguarda la cosa non è di poco conto. Nello scegliere la 159 l'illusione che tra quest'auto (comunque validissima) e quelle del passato (le Giulia e le Alfetta a cui sono affettivamente legato per via di ricordi della mia infanzia) ci fosse una sorta di continuità "genetica" ha contato non poco. E' un approccio emozionale, me ne rendo conto, ma ha avuto la sua importanza. Ora è diverso. Ora è conclamato che le Alfa del futuro saranno sviluppate "altrove", per non parlare di dove saranno costruite. Per me questo è un punto di svolta. Non dico che non prenderò più Alfa in futuro, però le valuterò in modo diverso. Quella componente emozionale e "sentimentale" che mi ha fatto chiudere gli occhi su certe sbavature nelle finiture, su certi ritardi tecnologici (vedi il confronto DSG vs. Q-Tronic), su una certa mancanza di cura costruttiva (tipica di uno stabilimento come quello di Pomigliano, nato nell'era della Cassa del Mezzogiorno) non ci sarà più. Le valuterò in modo, come dire, più "freddo". E se non saranno all'altezza della concorrenza, mi dispiace, prenderò altre strade. Se la Fiat non ha avuto alcun rispetto per Arese, non vedo perchè io debba continuare ad avere rispetto per la Fiat. | |
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1.9 JTDM Owner Grigio titanio Posts: 9250 1.705,23 ore
      
Taranto
| montreal - 23/11/2009 12:32 AM L'Alfa un tempo era una Azienda, con la A maiuscola, ora è solo un marchio (i markettari lo chiamano brand). Ad Arese si sono progettate e costruite automobili bellissime, che erano l'orgoglio dell'industria automobilistica italiana. Ora quel filo esile e sottilissimo che legava idealmente le Alfa di oggi alle Alfa di ieri è stato definitivamente ed irrimediabilmente spezzato. Per quel che mi riguarda la cosa non è di poco conto. Nello scegliere la 159 l'illusione che tra quest'auto (comunque validissima) e quelle del passato (le Giulia e le Alfetta a cui sono affettivamente legato per via di ricordi della mia infanzia) ci fosse una sorta di continuità "genetica" ha contato non poco. E' un approccio emozionale, me ne rendo conto, ma ha avuto la sua importanza. Ora è diverso. Ora è conclamato che le Alfa del futuro saranno sviluppate "altrove", per non parlare di dove saranno costruite. Per me questo è un punto di svolta. Non dico che non prenderò più Alfa in futuro, però le valuterò in modo diverso. Quella componente emozionale e "sentimentale" che mi ha fatto chiudere gli occhi su certe sbavature nelle finiture, su certi ritardi tecnologici (vedi il confronto DSG vs. Q-Tronic), su una certa mancanza di cura costruttiva (tipica di uno stabilimento come quello di Pomigliano, nato nell'era della Cassa del Mezzogiorno) non ci sarà più. Le valuterò in modo, come dire, più "freddo". E se non saranno all'altezza della concorrenza, mi dispiace, prenderò altre strade. Se la Fiat non ha avuto alcun rispetto per Arese, non vedo perchè io debba continuare ad avere rispetto per la Fiat.
A me quello che mi manda in bestia, è che potevano/possono sfruttare il fascino, la storia, e la passione di tanti alfisti, per fare soldi a palate. C'è tanta gente che ama il marchio e sono pronti a spendere soldi per delle vere Alfa, e questi invece non sfruttano niente. Spero almeno che la sostituta della 159 sia all'altezza nell'estetica e nel comportamento stradale, cosi come la nuova 169, altrimenti siamo fottuti.
Questi sono dei pazzi, non smetterò mai di dirlo.
Personalmente non vedo l'ora che Marchionne sia sostituito, visto che la vendite del marchio non la digerisco ed è impossibile, è piu fattibile che Marchionne se ne vada un domani, e lo spero presto.
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1.8 16v Owner Posts: 43 28,43 ore

savigliano
| Concordo pienamente con Montreal: molti alfisti hanno comprato le Alfa anche per i ricordi e per la storia che evocavano (Giulia, Alfetta, 75 di mio padre rimarranno per sempre nel cuore). Ormai questa Alfa che ci spaccia la FIAT non ha più nulla a che vedere con quella del passato è un' altra cosa. In FIAT hanno dissipato in maniera sconsiderata un patrimonio di storia, tecnologia, stile e passione unico al mondo, che rabbia vedere come vanno invece le cose in Audi o BMW. | |
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Amministratore 2.0 JTDM SW Owner Bianco Ghiaccio [ex 1.9 JTDM SW Owner Grigio stromboli (2) Nero carbonio Grigio Titanio] "L'euristico" Utente del mese Novembre 2006 Posts: 9933 4.913,12 ore
        
London
| KOKAL - 24/11/2009 1:50 PM cuoresportivo86 - 24/11/2009 11:55 AM Be è chiaro che l'augurio sarebbe di vedere uno al suo posto con piu cuore verso il marchio Alfa, qualcuno che lo curi di piu porca miseria!!
Quel che tu non vuoi capire è che per "curare" come dici tu il marchio Alfa Romeo servono soldi, per avere i soldi serve un manager con le contropalle che operi le scelte corrette ed il tempo affinchè queste diano i loro frutti. Per assurdo, se oggigiorno mettessi un purista Alfa Romeo al posto di Marchionne, ci sarebbe la quasi certezza dell'estizione non solo del Biscione ma anche dell'automobile italiana in generale. I conti sono i conti e non ammettono fantasticherie. d'accordo solo in parte... è vero che servono soldi ma è anche vero che poi bisogna saperli trovare ed investire. La linea marchionne, che ha fatto miracoli per il gruppo, è stata sostanzialmente fiat centrica. Vero che fiat fa i volumi, ma i settori ad alta marginalità sono importanti allo stesso modo. Quello che un alfista ha visto nell'era marchionne è stato un continuo posticipare i progetti, cassare le specificità e puntare su sinergie. Se poi ci mettiamo che si sono pure inventati di rispolverare abarth prima di passare a pensare agli altri marchi... un po' è legittimo che le palle girino. Non so se vi fossero alternative, ma senza supporto del management è difficile che si raggiungano obiettivi (es. la 159 abbandonata a sè stessa...)
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Amministratore 2.0 JTDM SW Owner Bianco Ghiaccio [ex 1.9 JTDM SW Owner Grigio stromboli (2) Nero carbonio Grigio Titanio] "L'euristico" Utente del mese Novembre 2006 Posts: 9933 4.913,12 ore
        
London
| ma nel 2007 non si sapeva che ci sarebbe stata la crisi.. dopo la presentazione in pompa magna della 500 ci si doveva concentrare su alfa. e non puoi lasciare deliberatamente morire un marchio per poi sperare di resuscitarlo, perchè altrimenti ti ci vorranno sempre più soldi... | |
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PR - Centro Nord 1750 TBi SW Owner Bianco ghiaccio [ex: 2.4 JTDM SW Nero oceano]"Raffinato Bizantino"Utente del mese Giugno 2007
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Bologna
| L'operazione ABARTH è un'operazione essenzialmente di MARKETING che ha comportato un esborso di soldi quasi pari a ZERO. Praticamente hanno preso una Punto ed una 500, gli hanno montato 2 motori già presenti a vario titolo in catalogo ( il 1.4 TB) gli hanno un po pitonato l'esterno e l'interno con qualche pezzo colorato, 2 sospensioni più rigide e VOILA': Ecco la Abarth.
Hanno fatto molto ma molto di più con la MiTo, per assurdo, ridisegnando un'auto nel suo insieme partendo da un pianale dato, montandoci interni specifici....Porte senza cornice, Fari ad Hoc, Giro porta ad hoc, Sistema DNA, Sospensioni Contrattive, etc.etc.etc.........
Eppure, siamo qui a parlare di investimenti Fiatcentrici....... ???
tutto vero, ma come dice MarKokal con i pochi soldi a disposizione è già tanto che abbiano fatto la MiTo che per assurdo ha tenuto a galla il marchio.......
Poi io sono il primo a sperare in un ritorno ad una Berlina con i controcazzi: TP , Longitudinale etc..etc..etc......ma dubito sia solo un problema di volontà.
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1.9 JTDM SW Q Owner Nero pastello "EPER umano" Utente del mese Marzo 2007 Primo utente del mese 2008
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Parma
| Dannatio - 24/11/2009 5:56 PM L'operazione ABARTH è un'operazione essenzialmente di MARKETING che ha comportato un esborso di soldi quasi pari a ZERO. Praticamente hanno preso una Punto ed una 500, gli hanno montato 2 motori già presenti a vario titolo in catalogo ( il 1.4 TB) gli hanno un po pitonato l'esterno e l'interno con qualche pezzo colorato, 2 sospensioni più rigide e VOILA': Ecco la Abarth.
Hanno fatto molto ma molto di più con la MiTo, per assurdo, ridisegnando un'auto nel suo insieme partendo da un pianale dato, montandoci interni specifici....Porte senza cornice, Fari ad Hoc, Giro porta ad hoc, Sistema DNA, Sospensioni Contrattive, etc.etc.etc.........
Eppure, siamo qui a parlare di investimenti Fiatcentrici....... ???
tutto vero, ma come dice MarKokal con i pochi soldi a disposizione è già tanto che abbiano fatto la MiTo che per assurdo ha tenuto a galla il marchio.......
Poi io sono il primo a sperare in un ritorno ad una Berlina con i controcazzi: TP , Longitudinale etc..etc..etc......ma dubito sia solo un problema di volontà.
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