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Tutor 2.4 JTDM SW Q4 Owner Nero carbonio Utente del mese Agosto 2010 Posts: 3704 813,93 ore
    
parigi / ginevra / cuneo
| Piccione - 10/10/2012 12:39 PM Forse c'è qualcuno che la pensa come Marchionne.... Leggete questo articolo su Infomotori relativo ai rischi di Renault dopo il lancio della nuova Clio 4..... Renault é come Fiat... senza il partner Nissan (e noi Chrysler) sarebbe già fallita. Non le bastano i paesi emergenti (e dacia) per sopravvivere, proprio come alla Fiat non basta più il Brasile. Renault mette miliardi sull'elettrico e in effetti rischia grosso, anche perché invece di produrre da sola le batterie a Flins, le compra da fornitori esterni giapponesi sulla base di contratti d'acquisto che specificano delle quantità minime da comprare... Alfa 159 FOREVER | |
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Alfista D.O.C. Posts: 671 333,55 ore
   
Torino
| KOKAL - 11/10/2012 12:01 AM kalokagathia21 - 10/10/2012 9:27 PM Incredibile, Minchionne ora fa politica e chiede alla UE di attuare politiche meno liberiste nel settore automobilistico! Ma quando dice di non volere aiuti pubblici cosa intende se poi elogia gli stati che elargiscono denaro ergendoli ad esempio da seguire e chiede alle istituzioni di creare condizioni normative favorevoli? E poi, il liberismo non va bene solo se in qualche modo pone anche qualche limite alla libertà di fare profitto indisturbatamente? E per i lavoratori invece si può pretendere la rinuncia a qualsiasi diritto o tutela? Non voglio neanche parlare, poi, della polemica con Renzi, un altro disperato, con relativi insulti alla città di Firenze e ai suoi cittadini. Marchionne è il presidente di Acea, ossia l'unione industriale dei costruttori europei di autoveicoli, quindi non vedo nulla di che scandalizzarsi se contesta delle politiche dell'unione chiaramente penalizzanti per la categoria che rappresenta.Non è un' idea campata in aria che il liberismo con l'oriente, in particolar modo con Cina e Corea, generi squilibrio sulla parità di condizioni commerciali per gli scambi tra l'area Euro e quei paesi. Al contrario mi sembra di poter affermare che tu fai politica, sistematicamente contro Marchionne (così si chiama, viceversa qualcuno potrebbe sentirsi libero anche di storpiare il tuo nick su questo forum senza esser tacciato di perseguitarti ). Di per sè potrei anche essere d'accordo con la sua affermazione, che non ho infatti criticato nel merito. Ho solo eccepito che mi sembrava in contraddizione con la sua condotta in fatto di intervento pubblico nelle vite delle imprese private. | |
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Alfista D.O.C. Posts: 671 333,55 ore
   
Torino
| Marchionne: "Monti in carica per sempre". Nella lista dei tecnici per le prossime elezioni ci sarà anche il nostro uomo? Nel caso, fra i vari Monti, Passera, Montezemolo, Polillo e lui il collasso del Paese è assicurato. | |
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| Fiat Prodotte in Polonia dieci milioni di auto  La Fiat festeggia il traguardo dei dieci milioni di veicoli prodotti in Polonia in 41 anni.
La Fiat festeggia il traguardo dei dieci milioni di veicoli prodotti in Polonia in 41 anni, nell'ex stabilimento FSM di Bielsko-Biala e in quello di Tychy. La vettura del record, per la cronaca, è una Fiat 500C Lounge in tinta rosso corsa con motore 1.2 benzina, destinata al mercato tedesco.
Dal 1971 a Bielsko-Biala. La produzione a Bielsko-Biala iniziò nel 1971 con il modello FSO Syrena, mentre nel 1973 il Governo polacco acquistò le licenze per l'assemblaggio della Fiat 126. Dal 1971 al 2000, la fabbrica di BIelsko-Biala ha assemblato 1.722.596 vetture, tra cui le note 127, Uno, Siena e Palio Weekend.
La produzione a Tichy è iniziata invece nel 1975 con la Fiat 126p e fino al 1992 ha fatto parte della FSM. Nel corso degli anni i continui investimenti hanno permesso di trasformare la fabbrica in una delle realtà più moderne ed efficienti, seguendo gli standard mondiali. A Tichy sono stati assemblati i modelli 126, la Uno/Innocenti, la Siena, la Palio Weekend, la Cinquecento, la Seicento, la Panda, la 500, la Lancia Ypsilon, la Ford KA. Inoltre, la Punto, la Bravo/Brava, la Marea e il commerciale Ducato. In 37 anni di attività Tichy ha totalizzato 8,277.404 unità totali.
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POTENZA
| Sergio Marchionne Critiche agli accordi Ue-Asia
Dopo aver commentato il declassamento del Gruppo Fiat da parte di Moody's, liquidandolo con un semplice "era atteso ma non riflette le condizioni economiche reali del gruppo", l'amministratore delegato, Sergio Marchionne, è tornato ad allertare l'Unione Europea in merito agli accordi di libero scambio con i Paesi asiatici.
Troppa concorrenza. In un'intervista al Corriere della Sera, rilasciata a Bruxelles nell'ambito di una riunione Acea (l'associazione europea dei costruttori di auto, di cui è presidente), il numero uno del Lingotto ha confermato la volontà di rifiutare incentivi e aiuti economici, chiedendo però in cambio coerenza e correttezza per coordinare le politiche di mercato a livello europeo. L'accordo con la Corea ha reso, secondo Marchionne, fin troppo competitivi i prodotti asiatici, creando una concorrenza molto forte e difficilmente contrastabile ad armi pari. Per fugare ogni dubbio, il manager italo-canadese ha respinto l'ipotesi di eventuali facilitazioni degli scambi tra America ed Europa, certamente utili al Gruppo Fiat-Chrysler, ma controproducenti per gli altri Costruttori.
Crisi fino al 2014. Secondo Marchionne, la crisi si trova ora al suo apice: sono circa tre milioni le vendite perse dal 2007 e la situazione negativa potrebbe protrarsi fino al 2014: per questo, per il manager italo-canadese il momento non è propizio per sigliare accordi e investimenti.
Edited by geppito 13/10/2012 1:33 AM
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| Fiat Confermato l'accordo per lo stabilimento in Russia
Secondo le informazioni riportate da Bloomberg, la Fiat ha raggiunto un accordo per la realizzazione di un nuovo stabilimento a San Pietroburgo. I dettagli saranno finalizzati entro la fine del 2012, ma è evidente che il Gruppo Fiat-Chrysler sta guardando ai ritmi di crescita del mercato russo per trovare nuovi sbocchi e nuove opportunità. Solo pochi giorni fa, la stessa agenzia aveva diffuso notizie secondo le quali il progetto avrebbe potuto subire ritardi a causa delle priorità della stessa Fiat, impegnata a contrastare la sovraccapacità produttiva in Europa prima di compiere ulteriori investimenti.
Nuovi investimenti. La conferma giunge a pochi mesi dalla firma di una lettera di intenti tra Fiat e la banca russa, che prevede un investimento di circa 850 milioni di euro per un sito produttivo capace di circa 120.000 veicoli all'anno, nella stessa area dove sono già presenti i concorrenti Volkswagen, Toyota, Nissan, GM, Ford e Hyundai e i relativi fornitori di componentistica.
Uno stabilimento anche nella capitale. Un secondo sito potrebbe nascere a Mosca nella fabbrica Zil, ma si avranno informazioni più chiare soltanto dopo la presentazione del piano industriale Fiat alla fine del mese di ottobre, la stessa occasione in cui si conoscerà il destino dei siti produttivi italiani e il nuovo "assetto" deciso da Sergio Marchionne in merito ai nuovi modelli in arrivo sui principali mercati mondiali.
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Alfista D.O.C. Posts: 671 333,55 ore
   
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| Dal sito del Centro Ricerche Fiat risulta che FGA stia investendo da qualche tempo sulle propulsioni alternative ibride o idrogeno sfruttando come base il motopropulsore bicilindrico TwinAir benzina. Qualcuno ne sa niente? | |
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| kalokagathia21 - 13/10/2012 7:58 PM Dal sito del Centro Ricerche Fiat risulta che FGA stia investendo da qualche tempo sulle propulsioni alternative ibride o idrogeno sfruttando come base il motopropulsore bicilindrico TwinAir benzina. Qualcuno ne sa niente?
Ti posso confermare che la scelta del 2 cilindri era nata anche per accoppiarlo a un motore ibrido, così nello spazio di un vecchio 4 cilindri ci stava il twinair con un sistema tipo quello della insight dell'honda.(notizia ufficiosa di un fornitore di fpt).
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Alfista D.O.C. Posts: 671 333,55 ore
   
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| Hanno intenzione di lanciare l'ibrido quando i progetti avviati nel 2006 saranno già obsoleti? Nel frattempo ci sono arrivati praticamente tutti i concorrenti. | |
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Moderatore 2.4 JTDM SW Q Owner Nero pastello "rapido come una mangusta" Utente del mese Maggio 2008
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Chiavari (GE)
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Riporto un' analisi di un utente Autoblog che mi trova quasi del tutto d'accordo:
"GM perde oltre un miliardo di euro l’anno con Opel, senza nessuna prospettiva di miglioramento dei conti, e questo andrebbe bene se GM fosse un’azienda interamente privata, che dispone come vuole dei propri mezzi finanziari. Ma il problema è che, a seguito della bancarotta del 2009, GM è controllata al 76% dal governo americano (che ne è dunque l’azionista di maggioranza relativa), mentre la GMAC (il “braccio” finanziario della GM, ora ribattezzata Ally Financial), è tutt’ora controllata al 74% dal Governo. Ed il governo USA, per uscire dalla GM agli attuali prezzi del titolo azionario GM, perderebbe qualcosa come 25 MILIARDI di dollari!!! Soldi ovviamente dei contribuenti, cosa che in USA fa imbestialire gli elettori (tantopiù che invece con Marchionne non solo il governo USA non ha perso un dollaro, ma anzi ha guadagnato il 18% di interessi annuali, prima che il debito fosse interamente estinto). Quindi la vera domanda che dovete farvi è questa: “A chi si sta rivolgendo Marchionne raccontando del suo rinnovato interesse per Opel?”. Ai giornalisti? Ovviamente no. Al management Opel? Ovviamente no. Al management GM? Ovviamente no. Al governo o ai sindacati tedeschi? Ovviamente no. Ai lettori di Autoblog? Ovviamente no. Marchionne si sta rivolgendo (con tempismo perfetto e lucidità strategica incommensurabile, doti per le quali è considerato in tutto il mondo - italia esclusa - un genio sia come uomo che come maneger) in pieno periodo di elezioni USA, ai contribuenti americani, ed al suo amico Obama, messo sulla graticola da Romney proprio su questioni economiche per interventi pubblici a favore di aziende private. E gli sta dicendo: “L’unico modo per toglierti la patata bollente di GM dal fuoco, è far salire il titolo GM fino al punto di break-even ed uscirtene con le ossa intere, così da dimostrare agli elettori che il salvataggio di GM non è stato fatto con i soldi dei contribuenti. E per fare salire il titolo, devi liberarti di quella divisione europea dalla quale in 20 anni hai avuto solo perdite.” E dato che la partita tra Romney ed Obama si gioca sul filo dei decimi di punto, Marchionne di fatto sta offrendo ad Obama la possibilità di essere rieletto, grazie ad una operazione finanziaria “brillante”. Ma a che prezzo Marchionne gli sta tendendo la mano? Al prezzo di vendere Opel, con una gamma modelli nuovissima ed un milione di vetture vendute in europa, al prezzo di ZERO EURO. Al prezzo di fare imbufalire il Governo Tedesco, dato che Obama sa perfettamente che la cura Marchionne per Opel sarà “lacrime e sangue”, (l’unica possibile, del resto) e gli alleati tedeschi non apprezzeranno certo questo sgarbo USA. Al prezzo di indebolire un bastione dell’economia USA, quella GM che da primo produttore al mondo, senza Opel rischia di essere superata da Toyota, da Renault-Nissan e da VAG come numero di veicoli venduti. Ed a questo punto la domanda successiva che dobbiamo porci è: “Marchionne sarà in grado di fare fruttare Opel?” La risposta certamente è positiva, ma non nel breve termine: farà come ha fatto con Chrysler. Fiat in questi tempi di crisi ha lucidamente risparmiato sugli investimenti, ha lucidamente messo fieno in cascina proprio per operazioni ed opportunità come queste, ed oggi si trova con una gamma vecchia, ma con 18 miliardi di liquidità in tasca, ed uscirà anche quest’anno infernale con 1-1.5 miliardi di euro di utile. Prendersi Opel “con le buone o con le cattive”, anche se continuasse a perdere 1 miliardo l’anno per i prossimi tre anni, è il modo più economico per rinnovare e completare la gamma, rafforzarsi in europa, riprodurre la politica multibrand VAG, ed il tutto intaccando in proporzioni risibili la liquidità di Fiat. Attendendo quella ripresa del mercato che GM non può attendere, e Fiat sì, perchè come dicono in USA, “cash is skill”. E se la strategia non funziona? GM sarà costretta a vendere a qualcun altro, ed il governo tedesco imporrà alle aziende tedesche di farsi carico del “tumore” Opel, che finirà probabilmente in mano a BMW (dato che GM entra in PSA, e BMW ne esce). Ed in questo caso Marchionne avrà comunque vinto, dato che BMW potrà fare ben poco (non può certo affrontare governo nazionale e sindacati tedeschi a “muso duro”, come farebbe Marchionne). Bmw che dunque dalla vicenda uscirà indebolita (un vecchio adagio dice: se non puoi battere un nemico, almeno riducigli la marginalità). Per Marchionne (che non parla mai a caso) la “sparata” su Opel lo mette in una posizione “win-win”, ove qualunque cosa succeda, lui ne esce vincitore."
E lo stesso concetto espresso da uno tra i maggiori esperti di automotive USA.
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2.0 JTDM SW Owner Nero Carbonio Posts: 71 91,82 ore
 
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| KOKAL - 14/10/2012 3:38 PM Riporto un' analisi di un utente Autoblog che mi trova quasi del tutto d'accordo: "GM perde oltre un miliardo di euro l’anno con Opel, senza nessuna prospettiva di miglioramento dei conti, e questo andrebbe bene se GM fosse un’azienda interamente privata, che dispone come vuole dei propri mezzi finanziari. Ma il problema è che, a seguito della bancarotta del 2009, GM è controllata al 76% dal governo americano (che ne è dunque l’azionista di maggioranza relativa), mentre la GMAC (il “braccio” finanziario della GM, ora ribattezzata Ally Financial), è tutt’ora controllata al 74% dal Governo. Ed il governo USA, per uscire dalla GM agli attuali prezzi del titolo azionario GM, perderebbe qualcosa come 25 MILIARDI di dollari!!! Soldi ovviamente dei contribuenti, cosa che in USA fa imbestialire gli elettori (tantopiù che invece con Marchionne non solo il governo USA non ha perso un dollaro, ma anzi ha guadagnato il 18% di interessi annuali, prima che il debito fosse interamente estinto). Quindi la vera domanda che dovete farvi è questa: “A chi si sta rivolgendo Marchionne raccontando del suo rinnovato interesse per Opel?”. Ai giornalisti? Ovviamente no. Al management Opel? Ovviamente no. Al management GM? Ovviamente no. Al governo o ai sindacati tedeschi? Ovviamente no. Ai lettori di Autoblog? Ovviamente no. Marchionne si sta rivolgendo (con tempismo perfetto e lucidità strategica incommensurabile, doti per le quali è considerato in tutto il mondo - italia esclusa - un genio sia come uomo che come maneger) in pieno periodo di elezioni USA, ai contribuenti americani, ed al suo amico Obama, messo sulla graticola da Romney proprio su questioni economiche per interventi pubblici a favore di aziende private. E gli sta dicendo: “L’unico modo per toglierti la patata bollente di GM dal fuoco, è far salire il titolo GM fino al punto di break-even ed uscirtene con le ossa intere, così da dimostrare agli elettori che il salvataggio di GM non è stato fatto con i soldi dei contribuenti. E per fare salire il titolo, devi liberarti di quella divisione europea dalla quale in 20 anni hai avuto solo perdite.” E dato che la partita tra Romney ed Obama si gioca sul filo dei decimi di punto, Marchionne di fatto sta offrendo ad Obama la possibilità di essere rieletto, grazie ad una operazione finanziaria “brillante”. Ma a che prezzo Marchionne gli sta tendendo la mano? Al prezzo di vendere Opel, con una gamma modelli nuovissima ed un milione di vetture vendute in europa, al prezzo di ZERO EURO. Al prezzo di fare imbufalire il Governo Tedesco, dato che Obama sa perfettamente che la cura Marchionne per Opel sarà “lacrime e sangue”, (l’unica possibile, del resto) e gli alleati tedeschi non apprezzeranno certo questo sgarbo USA. Al prezzo di indebolire un bastione dell’economia USA, quella GM che da primo produttore al mondo, senza Opel rischia di essere superata da Toyota, da Renault-Nissan e da VAG come numero di veicoli venduti. Ed a questo punto la domanda successiva che dobbiamo porci è: “Marchionne sarà in grado di fare fruttare Opel?” La risposta certamente è positiva, ma non nel breve termine: farà come ha fatto con Chrysler. Fiat in questi tempi di crisi ha lucidamente risparmiato sugli investimenti, ha lucidamente messo fieno in cascina proprio per operazioni ed opportunità come queste, ed oggi si trova con una gamma vecchia, ma con 18 miliardi di liquidità in tasca, ed uscirà anche quest’anno infernale con 1-1.5 miliardi di euro di utile. Prendersi Opel “con le buone o con le cattive”, anche se continuasse a perdere 1 miliardo l’anno per i prossimi tre anni, è il modo più economico per rinnovare e completare la gamma, rafforzarsi in europa, riprodurre la politica multibrand VAG, ed il tutto intaccando in proporzioni risibili la liquidità di Fiat. Attendendo quella ripresa del mercato che GM non può attendere, e Fiat sì, perchè come dicono in USA, “cash is skill”. E se la strategia non funziona? GM sarà costretta a vendere a qualcun altro, ed il governo tedesco imporrà alle aziende tedesche di farsi carico del “tumore” Opel, che finirà probabilmente in mano a BMW (dato che GM entra in PSA, e BMW ne esce). Ed in questo caso Marchionne avrà comunque vinto, dato che BMW potrà fare ben poco (non può certo affrontare governo nazionale e sindacati tedeschi a “muso duro”, come farebbe Marchionne). Bmw che dunque dalla vicenda uscirà indebolita (un vecchio adagio dice: se non puoi battere un nemico, almeno riducigli la marginalità). Per Marchionne (che non parla mai a caso) la “sparata” su Opel lo mette in una posizione “win-win”, ove qualunque cosa succeda, lui ne esce vincitore."E lo stesso concetto espresso da uno tra i maggiori esperti di automotive USA.
pienamente d'accordo... | |
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Alfista D.O.C. Posts: 671 333,55 ore
   
Torino
| KOKAL - 14/10/2012 3:38 PM Riporto un' analisi di un utente Autoblog che mi trova quasi del tutto d'accordo: "GM perde oltre un miliardo di euro l’anno con Opel, senza nessuna prospettiva di miglioramento dei conti, e questo andrebbe bene se GM fosse un’azienda interamente privata, che dispone come vuole dei propri mezzi finanziari. Ma il problema è che, a seguito della bancarotta del 2009, GM è controllata al 76% dal governo americano (che ne è dunque l’azionista di maggioranza relativa), mentre la GMAC (il “braccio” finanziario della GM, ora ribattezzata Ally Financial), è tutt’ora controllata al 74% dal Governo. Ed il governo USA, per uscire dalla GM agli attuali prezzi del titolo azionario GM, perderebbe qualcosa come 25 MILIARDI di dollari!!! Soldi ovviamente dei contribuenti, cosa che in USA fa imbestialire gli elettori (tantopiù che invece con Marchionne non solo il governo USA non ha perso un dollaro, ma anzi ha guadagnato il 18% di interessi annuali, prima che il debito fosse interamente estinto). Quindi la vera domanda che dovete farvi è questa: “A chi si sta rivolgendo Marchionne raccontando del suo rinnovato interesse per Opel?”. Ai giornalisti? Ovviamente no. Al management Opel? Ovviamente no. Al management GM? Ovviamente no. Al governo o ai sindacati tedeschi? Ovviamente no. Ai lettori di Autoblog? Ovviamente no. Marchionne si sta rivolgendo (con tempismo perfetto e lucidità strategica incommensurabile, doti per le quali è considerato in tutto il mondo - italia esclusa - un genio sia come uomo che come maneger) in pieno periodo di elezioni USA, ai contribuenti americani, ed al suo amico Obama, messo sulla graticola da Romney proprio su questioni economiche per interventi pubblici a favore di aziende private. E gli sta dicendo: “L’unico modo per toglierti la patata bollente di GM dal fuoco, è far salire il titolo GM fino al punto di break-even ed uscirtene con le ossa intere, così da dimostrare agli elettori che il salvataggio di GM non è stato fatto con i soldi dei contribuenti. E per fare salire il titolo, devi liberarti di quella divisione europea dalla quale in 20 anni hai avuto solo perdite.” E dato che la partita tra Romney ed Obama si gioca sul filo dei decimi di punto, Marchionne di fatto sta offrendo ad Obama la possibilità di essere rieletto, grazie ad una operazione finanziaria “brillante”. Ma a che prezzo Marchionne gli sta tendendo la mano? Al prezzo di vendere Opel, con una gamma modelli nuovissima ed un milione di vetture vendute in europa, al prezzo di ZERO EURO. Al prezzo di fare imbufalire il Governo Tedesco, dato che Obama sa perfettamente che la cura Marchionne per Opel sarà “lacrime e sangue”, (l’unica possibile, del resto) e gli alleati tedeschi non apprezzeranno certo questo sgarbo USA. Al prezzo di indebolire un bastione dell’economia USA, quella GM che da primo produttore al mondo, senza Opel rischia di essere superata da Toyota, da Renault-Nissan e da VAG come numero di veicoli venduti. Ed a questo punto la domanda successiva che dobbiamo porci è: “Marchionne sarà in grado di fare fruttare Opel?” La risposta certamente è positiva, ma non nel breve termine: farà come ha fatto con Chrysler. Fiat in questi tempi di crisi ha lucidamente risparmiato sugli investimenti, ha lucidamente messo fieno in cascina proprio per operazioni ed opportunità come queste, ed oggi si trova con una gamma vecchia, ma con 18 miliardi di liquidità in tasca, ed uscirà anche quest’anno infernale con 1-1.5 miliardi di euro di utile. Prendersi Opel “con le buone o con le cattive”, anche se continuasse a perdere 1 miliardo l’anno per i prossimi tre anni, è il modo più economico per rinnovare e completare la gamma, rafforzarsi in europa, riprodurre la politica multibrand VAG, ed il tutto intaccando in proporzioni risibili la liquidità di Fiat. Attendendo quella ripresa del mercato che GM non può attendere, e Fiat sì, perchè come dicono in USA, “cash is skill”. E se la strategia non funziona? GM sarà costretta a vendere a qualcun altro, ed il governo tedesco imporrà alle aziende tedesche di farsi carico del “tumore” Opel, che finirà probabilmente in mano a BMW (dato che GM entra in PSA, e BMW ne esce). Ed in questo caso Marchionne avrà comunque vinto, dato che BMW potrà fare ben poco (non può certo affrontare governo nazionale e sindacati tedeschi a “muso duro”, come farebbe Marchionne). Bmw che dunque dalla vicenda uscirà indebolita (un vecchio adagio dice: se non puoi battere un nemico, almeno riducigli la marginalità). Per Marchionne (che non parla mai a caso) la “sparata” su Opel lo mette in una posizione “win-win”, ove qualunque cosa succeda, lui ne esce vincitore."E lo stesso concetto espresso da uno tra i maggiori esperti di automotive USA. Non ci crederai, ma l'utente ha perfettamente ragione anche secondo me: si tratterebbe dell'ennesima "operazione finanziaria" che non sfiora neanche di striscio il tema della produzione, degli investimenti e della competitività delle Aziende coinvolte nei confronti dei concorrenti ma che ha il solo obiettivo di accrescere il valore azionario del Gruppo nell'interesse di Exor, eredi Agnelli vari etc. Ho già detto, come tra l'altro alcuni fra i più importanti economisti, che la crisi iniziata nel 2008 e che deriva da una immensa bolla speculativa durata anni è dovuta proprio alla commistione che c'è stata fra produzione e finanza, con la seconda che ha mano a mano raggiunto un peso sempre più importante nella gestione di molte multinazionali. Una conseguenza inevitabile del saggio di profitto? Sicuramente la strada più facile per chi non ha idee sul da farsi.
Edited by kalokagathia21 14/10/2012 8:51 PM
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Tutor 2.4 JTDM SW Q4 Owner Nero carbonio Utente del mese Agosto 2010 Posts: 3704 813,93 ore
    
parigi / ginevra / cuneo
| Non sfiora di striscio la produzione ? Ma stai scherzando ? Il vero problema é che non si usano gli stabilimenti in Europa, siamo a un tasso di utilizzazione del 65% (e molto meno in Italia). Finché Opel, PSA, Renault, Ford e Fiat non razionalizzano gli impianti, le perdite saranno voragini, specialmente spendendo un miliardo per ogni nuovo modello. Fondere Opel con Fiat aiuterebbe a risolvere il problema. L'ideale sarebbe stato PSA-Opel-Fiat. Opel mette i modelli nuovi, Fiat il cash, e PSA i clienti ipernazionalisti francesi che comprerebbero solo auto francesi anche se spesso brutte e poco affidabili... Alfa 159 FOREVER | |
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1.9 JTDM SW Owner Nero carbonio Utente del mese Dicembre 2010 Utente del mese Novembre 2014 Posts: 5487 1.782,83 ore
       
Matera
| nno c'è che dire,Marchionne è un grande!!!
se l'operazione riesce avremmo
fiat lancia alfa romeo maserati ferrari chrysler jeep dodge opel vauxhall
e grazie ad opel torneremmo ad avere gamma completa in europa a costo praticamente irrisorio e motori di tutto rispetto
Edited by SportKnight 15/10/2012 11:30 AM
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1.9 JTDM SW Owner Nero carbonio Utente del mese Dicembre 2010 Utente del mese Novembre 2014 Posts: 5487 1.782,83 ore
       
Matera
| geppito - 15/10/2012 11:41 AM SportKnight - 15/10/2012 11:23 AM e motori di tutto rispetto Se ti riferisci ai motori opel, non sono per niente d'accordo, soprattutto sui piccoli benzina. Poi si chiedono perchè la Corsa non vende neanche a regalarla (come in questo momento ), ma l'avete mai provato il suo 1.2 benzina? A dispetto dei cv dichiarati è un vero polmone d'acciaio, per fargli prendere velocità lo devi prendere a calci 
sui motori piccoli e quelli a benzina penso che fiat sia insuperabile
pero' opel ha dei bei motori 2000 a benzina turbo e anche dei bei diesel già sviluppati(tra l'altro sulla stessa base fiat) che potrebbero far gola perchè più collaudati (2000 biturbo ecc..)
in parole povere ci sarebbe il completamento della gamma motori e dei telai | |
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Tutor 2.4 JTDM SW Q4 Owner Nero carbonio Utente del mese Agosto 2010 Posts: 3704 813,93 ore
    
parigi / ginevra / cuneo
| Ne avremmo di roba da prendere... il nuovo Mokka, il quasi nuovo Zafira Tourer, l'astra SW, il pianale dell'Insignia... Poi le varianti OPC sono delle belle bestiole, roba da GTA... Ma ahimé non succederà. Al meglio avremo la messa in comune dello sviluppo delle future Corsa-Punto. Alfa 159 FOREVER | |
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1.9 JTDM SW Q Owner Nero pastello "EPER umano" Utente del mese Marzo 2007 Primo utente del mese 2008
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Parma
| geppito - 15/10/2012 11:41 AM SportKnight - 15/10/2012 11:23 AM e motori di tutto rispetto Se ti riferisci ai motori opel, non sono per niente d'accordo, soprattutto sui piccoli benzina. Poi si chiedono perchè la Corsa non vende neanche a regalarla (come in questo momento ), ma l'avete mai provato il suo 1.2 benzina? A dispetto dei cv dichiarati è un vero polmone d'acciaio, per fargli prendere velocità lo devi prendere a calci 
La Corsa invece in Europa vende, certo ora ha dei grossi cali ma è sempre nella top ten se non five
Queste le vendite di giugno 2012
Full June 2012 Top 10 Ranking Table below. Europe June 2012: Pos | Model | June | /11 | May | 2012 | /11 | Pos | 2011 | 1 | VW Golf | 39,811 | -4% | 1 | 240,020 | -6% | 1 | 1 | 2 | Opel Corsa | 29,490 | -12% | 3 | 149,553 | -13% | 4 | 4 | 3 | VW Polo | 28,407 | -12% | 4 | 163,818 | -14% | 3 | 2 | 4 | Ford Fiesta | 26,430 | -21% | 2 | 171,605 | -13% | 2 | 3 | 5 | Renault Megane | 23,692 | 3% | 7 | 111,191 | -15% | 9 | 9 | 6 | Opel Astra | 23,569 | -22% | 5 | 129,774 | -21% | 7 | 6 | 7 | Renault Clio | 22,946 | -15% | 8 | 130,638 | -20% | 6 | 5 | 8 | Ford Focus | 22,068 | -30% | 6 | 139,108 | -8% | 5 | 7 | 9 | Nissan Qashqai | 21,682 | 16% | n/a | 114,586 | 1% | 9 | 12 | 10 | BMW 3 Series | 20,112 | 19% | n/a | 91,442 | 5% | 12 | 17
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Queste le totali del 2011
Edited by emi159 16/10/2012 7:49 AM
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