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Tutor 2.4 JTDM SW Q4 Owner Nero carbonio Utente del mese Agosto 2010 Posts: 3704 813,93 ore
    
parigi / ginevra / cuneo
| Da notare che in un trimestre l'utile netto reale finale e' di 37 milioni di euro su un fatturato di 9 miliardi (0,4%). Quindi nonostante tutte le "cure dimagranti" e un miglioramento del mix venduto (grazie Alfa...) Fiat e' ancora ben lontana dall'essere "guarita". E ancora la Fiom insiste a combattere tutto quello che la Fiat propone in Italia. Proprio come nei vecchi tempi quando la Fiat era un ramo dell'amministrazione pubblica e lo stato finanziava, in cambio della pace sociale negli stabilimenti, dove regnava il lavoro con i piedi e l'assenteismo. La Fiom e' rimasta ferma agli anni 70. Ma se manco la CGIL riesce a farlo capire alla Fiom, sono condannati a sparire nel giro di un decennio. Il problema e' che rischiano di portare con se' nella tomba quel che resta dell'industria italiana. Alfa 159 FOREVER
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1.9 JTDM SW Owner Nero carbonio Utente del mese Dicembre 2010 Utente del mese Novembre 2014 Posts: 5487 1.782,83 ore
       
Matera
| Depra - 19/4/2011 3:23 PM SportKnight - 19/4/2011 3:02 PM già,come ho scritto anche sopra se la giulia la costruiscono in usa e non in italia non è per risparmiare tasse e stipendi anche perchè come costi anche li non stanno tanto meglio di noi,non è mica un paese in via di sviluppo...
lo fanno perchè c'è voglia di lavorare e i sindacati fanno di tutto per farti lavorare,non come i nostri che fanno di tutto per non farti lavorare rimanendo a casa a spese dei contribuenti..  In America se io perdo il lavoro posso trovarne uno abbastanza in fretta, se qua si rimane disoccupati è una condanna all'oblio, so anch'io che i sindacati fanno di tutto per mandare la gente in cassa integrazione ma non per non farli lavorare, per non farli morire di fame... Io in cassa integrazione per mesi ci sono stato, sarò stato a casa a spese dei contribuenti, c'è da dire che per tutto il resto del tempo io, mio padre, il padre di mio padre (operai) e così via siamo stati gli unici ad essere contribuenti in un paese di evasori e furboni. Il problema è politico, al posto di fare come negli altri paesi dove se una persona non lavora lo stato aiuta, i politici hanno preferito usare i posti di lavoro come scambio di favori per i voti, è una cosa innegabile, così facendo le aziende principali si sono riempite di persone che quando va tutto bene lavorano, altrimenti sono in esubero. Ma siamo sempre lì, la gente va in fabbrica per lavorare, non per farsi mantenere dai contribuenti, se ne farebbe anche a meno, la cassa integrazione provoca anche fenomeni di depressione che possono sfociare nel suicidio, proprio perché per chi circonda il cassa integrato la persona è un peso, uno sfruttatore del sistema, incapace di reinventarsi perché gli fa comodo non lavorare, solo che (nella maggior parte dei casi) non è così.
guarda,anche io sono stato in cassa integrazione e non a causa mia che ho lavorato fino all'ultimo giorno anche gratis....
ma se devo andare in cassa integrazione perchè un sindacato stà rompendo il cazzo all'azienda per cui lavoro e potrei perdere il lavoro perchè il sindacato vuole guadagnare credibilità...
a me girano le palle sinceramente... non so a voi!!
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Utente Posts: 66 77,35 ore
 
Pavia
| SportKnight - 20/4/2011 9:54 PM guarda,anche io sono stato in cassa integrazione e non a causa mia che ho lavorato fino all'ultimo giorno anche gratis....
ma se devo andare in cassa integrazione perchè un sindacato stà rompendo il cazzo all'azienda per cui lavoro e potrei perdere il lavoro perchè il sindacato vuole guadagnare credibilità...
a me girano le palle sinceramente... non so a voi!!
Secondo me il problema è da guardare da un'ottica più distaccata, il timore è che questi peggiorino le condizioni dei lavoratori, tutta l'industria segua l'esempio e poi chiudano in favore di qualche paese in cui è più redditizio produrre le automobili. Ma lo stanno facendo tutti nel loro piccolo se ci si pensa, il fatto è che siamo di fronte ad una svolta epocale nel mondo del lavoro italiano, come quando le campagne si sono svuotate in favore dell'industria, da contadini ad operai, ora si va verso i servizi per cui da operai ad impiegati (se va bene) altrimenti da operai a commessi nei vari centri commerciali. Con contratti che sono passati da tempo indeterminato perché la mansione era quella e una volta che si imparava si poteva fare quello sempre, a contratti a tempo determinato dove tutti sono sotto ricatto, sotto pagati, precari, senza futuro. Ma è l'evoluzione della società che lo impone, qualcosa di difficile da contrastare, tutto quello che il mondo operaio fa è farsi la guerra come i polli di Renzo... | |
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Tutor 2.4 JTDM SW Q4 Owner Nero carbonio Utente del mese Agosto 2010 Posts: 3704 813,93 ore
    
parigi / ginevra / cuneo
| Io non sarei cosi' pessimista - ci sono tantissimi paesi ben piu' ricchi del nostro che stanno bene nonostante una precarieta' spinta del lavoro e una copertura sociale ridicola rispetto alla nostra. La questione e' se vogliamo andare verso una flessibilita' / agilita' che puo' permettere all'Italia di restare competitiva nei settori in cui ha ancora una certa superiorita' (incluse parti della meccanica e dell'auto in particolare) oppure se vogliamo continuare le battaglie degli anni 70 mentre il resto del mondo e' nel 2011 e guarda avanti. La Fiom ha deciso, fa le battaglie di 30-40 anni fa. Gli altri sindacati guardano avanti. Le imprese italiane cercano di salvare il salvabile. E in mezzo ci stanno i lavoratori. Alfa 159 FOREVER
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Tutor 1.9 JTDM SW Q Owner Verde muschio "l' ornitorinco"Utente del mese Ottobre 2011
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| marco1975 - 21/4/2011 10:58 AM Io non sarei cosi' pessimista - ci sono tantissimi paesi ben piu' ricchi del nostro che stanno bene nonostante una precarieta' spinta del lavoro e una copertura sociale ridicola rispetto alla nostra. La questione e' se vogliamo andare verso una flessibilita' / agilita' che puo' permettere all'Italia di restare competitiva nei settori in cui ha ancora una certa superiorita' (incluse parti della meccanica e dell'auto in particolare) oppure se vogliamo continuare le battaglie degli anni 70 mentre il resto del mondo e' nel 2011 e guarda avanti. La Fiom ha deciso, fa le battaglie di 30-40 anni fa. Gli altri sindacati guardano avanti. Le imprese italiane cercano di salvare il salvabile. E in mezzo ci stanno i lavoratori. Alfa 159 FOREVER
Il problema del precariato potrebbe riempire centinaia di pagine del forum, è meglio evitare; io però volevo sottolineare che nei marco1975 - 21/4/2011 10:58 AM paesi ben piu' ricchi del nostro che stanno bene nonostante una precarieta' spinta del lavoro e una copertura sociale ridicola rispetto alla nostra.
il sistema prevede i precari: mutui, servizi ecc. In Italia, se sei precario, semplicemente non esisti. Non puoi aprire un mutuo, non puoi avere un prestito, non puoi nemmeno fare la domiciliazione bancaria di alcune utenze, hai difficoltà ad accedere ad alcuni servizi comunali... I sindacati dovrebbero spingere su questo, così che il precariato possa diventare opportunità, non limbo.  Credo che Marchionne chieda proprio questo al sistema Italia (e quindi, inascoltato, al governo)
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Pavia
| Io ritengo che i livelli di eccellenza che raggiungono gli stranieri noi non piossiamo raggiungerli per un discorso di mentalità. L'italiano mediamente non è una persona affidabile, cerca di sfuggire alle regole, a scavalcare gli altri, è egoista. Per questo dico che un'evoluzione che negli altri stati risulta positiva nel nostro è potenzialmente una catastrofe. Se il fenomeno Volkswagen fosse italiano avremmo contaminazioni che partono dai politici, passano per i mafiosi terminando per le varie lobby, tutti pronti a mungere la vacca grassa senza portare nulla in cambio. E' sotto gli occhi di tutti come funzionano le cose qua, basta solo vedere il cantiere di una nuova rotatoria, tangenti su tangenti, appalti di ditte dubbie e subappalti di ditte piene di extracomunitari sottopagate, progetti datati realizzati in ritardo e spesso rimaneggiati di continuo... Per cui non penso proprio che in un clima del genere gli industriali guardino al progresso con gli occhi di chi vuole progredire, non riescono più a capire la valenza sociale di dare un lavoro. Sono così ciechi da alzare i prezzi delle auto in listino pretendendo di tenere gli stipendi dei loro dipendenti invariati, come se dovessero vendere le loro auto a chissà chi. Sono le stesse persone che prendono un modello americano, gli cambiano lo stemma e il nome e pensano di venderlo senza problemi qua, come se la gente non avesse una memoria o un'opinione, loro impongono quello che noi dobbiamo fare, non c'è scambio. Sono dell'idea che nel breve termine sia la scelta che più gli convenga ma che porti all'autodistruzione nel lungo termine. La Fiat è lo specchio dell'italietta in cui viviamo, purtroppo nè loro nè noi siamo pronti a migliorare, almeno per ora. Sempre secondo me!  | |
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Tutor 2.4 JTDM SW Q4 Owner Nero carbonio Utente del mese Agosto 2010 Posts: 3704 813,93 ore
    
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| Depra - 21/4/2011 11:31 AM Sono così ciechi da alzare i prezzi delle auto in listino pretendendo di tenere gli stipendi dei loro dipendenti invariati, come se dovessero vendere le loro auto a chissà chi. Sono le stesse persone che prendono un modello americano, gli cambiano lo stemma e il nome e pensano di venderlo senza problemi qua, come se la gente non avesse una memoria o un'opinione, loro impongono quello che noi dobbiamo fare, non c'è scambio. Sono dell'idea che nel breve termine sia la scelta che più gli convenga ma che porti all'autodistruzione nel lungo termine. La Fiat è lo specchio dell'italietta in cui viviamo, purtroppo nè loro nè noi siamo pronti a migliorare, almeno per ora. Sempre secondo me! 
Sono d'accordo con tutto il resto che hai scritto, tranne la porzione che ho copiato-incollato qui sopra. Quando guardo le statistiche di vendita di auto in Italia quello che mi colpisce non e' che la Fiat alzi i listini delle sue macchinine (500-panda-punto) - cosa che fra l'altro non e' corretta con la nuova politica commerciale "mylife" di listini bassi e sconti bassi - ma piuttosto la quantita' allucinante di macchinoni X3-X5-X6-Q5-Q7-A5-A6-GLK-ML-Porsche-Tuareg che l'Italia compra come se fossimo tutti sceicchi del Golfo Persico. Anche nei segmenti piu' "ragionevoli" l'Italia e' davanti a tutti in Europa (tranne la Germania) sui vari Tiguan-Kuga-Qashqai Tekna full optional 4WD-IX35 (pronti ad aspettare 14 mesi per riceverli... vedasi Striscia la Notizia) - Mini Countryman ... 30,000 euro per una mini obesa e con niente di serie. E poi la Fiat dovrebbe sentirsi male per 200 euro di piu' sulle sue utilitarie ? Mah... Alfa 159 FOREVER
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1.9 JTDM Owner Grigio titanio Posts: 9250 1.705,23 ore
      
Taranto
| "Siamo qui in Cina per giocare un ruolo significativo, di lungo termine e per mettere in piedi un business profittevole. I fondamentali sono molto solidi", ha detto a "Quattroruote" Lorenzo Sistino, responsabile delle Operazioni internazionali della Fiat, a margine della presentazione della 500 per il mercato cinese al Salone di Shanghai. La piccola italiana sarà commercializzata a partire dal mese di settembre e sarà la medesima versione che viene venduta in America, con tutte le migliorie di cui ha beneficiato, dal telaio più robusto agli interni più rifiniti, dal motore 1.4 MultiAir al cambio automatico.
Ambasciatrice dello stile italiano. Fiat non si sbilancia sui numeri, anche perché le 500 che arriveranno qui costituiranno la produzione residuale delle vetture prodotte nello stabilimento messicano di Toluca che non troveranno sbocco direttamente in Nord e Sud America. "Più ne venderemo meglio sarà", sostiene Sistino, "ma per noi il valore dell'auto sul mercato cinese in questo momento è soprattutto quello di brand positioning, di far conoscere il marchio Fiat e i valori dell'italian style". Fonti non confermate parlano comunque di un obiettivo di circa 5.000 unità all'anno.
Un vero piano prodotti. La 500 insomma sarà l'ambasciatrice nel quadro di una penetrazione nel mercato cinese - da cui il gruppo Fiat risulta uno dei pochi attori occidentali ancora esclusi - che si poggia su basi più articolate. Dopo la fallimentare esperienza con la Nanjing, il costruttore italiano ha siglato un accordo con la Gac (Ghuanzhou automotive company), uno dei "partner migliori che potessimo scegliere", sottolinea Sistino. Dalla fabbrica gestita dalla joint-venture possono uscire fino a 300 mila vetture all'anno. "Il primo modello che nascerà sarà una berlina a tre volumi compatta con il marchio Fiat, costruita sulla piattaforma C Wide", spiega, "e l'obiettivo è di farne 140 mila all'anno".
Appuntamento al 2012. Il debutto per la prima Fiat di produzione cinese è fissato per il prossimo anno. A seguire, negli anni successivi, uno o due modelli che completerebbero la gamma per il mercato della Repubblica popolare. La piattaforma C Wide è la stessa che sta sotto l'Alfa Romeo Giulietta e costituirà la meccanica condivisa anche con modelli marchiati Dodge. L'altra faccia dell'impresa è quella commerciale: la Casa italiana sta lavorando per creare una rete adeguata di concessionarie. "Pronte oggi sono 44, che arriveranno a cinquanta entro la fine dell'anno. L'obiettivo per il 2012 invece è di raggiungere i 100 punti vendita", racconta ancora Sistino.
Prodotti e tecnologie di ultima generazione. Questa volta la Fiat non ha paura dell'insuccesso. A Torino sanno che è un po' l'ultimo treno per saltare su una locomotiva, quella della crescita del mercato asiatico, che ha già rallentato la sua corsa. "Certo se fossimo arrivati qualche anno fa, avremmo avuto più chance di vendere di più, ma la domanda qui continua a espandersi a tassi per noi europei impensabili e perciò resta uno dei mercati più attraenti e promettenti del mondo", rileva Sistino. E aggiunge che il tentativo degli anni precedenti si era anche scontrato con una scelta dei prodotti da lanciare che forse non era la migliore. "Oggi invce abbiamo prodotti e tecnologie di ultima generazione".
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Amministratore 2.0 JTDM SW Owner Bianco Ghiaccio [ex 1.9 JTDM SW Owner Grigio stromboli (2) Nero carbonio Grigio Titanio] "L'euristico" Utente del mese Novembre 2006 Posts: 9933 4.913,12 ore
        
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| marco1975 - 02/05/2011 15:39 Schizoid Man - 2/5/2011 1:10 PM Svolta forse decisiva nella vicenda della Fiat di Grugliasco: anche la Fiom a favore del piano presentato da Marchionne Infine un po' di buon senso... anche se immagino che la Fiom speri ancora di sovvertire la volonta' della maggioranza tramite la magistratura... Alfa 159 FOREVER au contraire, si garantisce un posto in fabbrica e possibilità di "lotta" nella nuova società. Non ci sarà un altro referendum "prendere o lasciare", non si fa una new-co ogni anno... | |
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Tutor 2.4 JTDM SW Q4 Owner Nero carbonio Utente del mese Agosto 2010 Posts: 3704 813,93 ore
    
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| Schizoid Man - 2/5/2011 3:44 PM marco1975 - 02/05/2011 15:39 Schizoid Man - 2/5/2011 1:10 PM Svolta forse decisiva nella vicenda della Fiat di Grugliasco: anche la Fiom a favore del piano presentato da Marchionne Infine un po' di buon senso... anche se immagino che la Fiom speri ancora di sovvertire la volonta' della maggioranza tramite la magistratura... Alfa 159 FOREVER au contraire, si garantisce un posto in fabbrica e possibilità di "lotta" nella nuova società. Non ci sarà un altro referendum "prendere o lasciare", non si fa una new-co ogni anno...
Ma allora non capisco : da un lato fanno ricorso in tribunale contro il "modello pomigliano" adottato anche a Mirafiori, e dall'altro lo sottoscrivono in pieno a Grugliasco... i giudici noteranno l'incongruenza e addio causa... Alfa 159 FOREVER
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Chiavari (GE)
| Fiat: a Torino incontro con Suzuki (MF-DJ)--Mercoledi' scorso, nei giorni della presentazione della nuova Lancia Ypsilon del Lingotto, cinque componenti della famiglia Suzuki guidata dal presidente Osamu Suzuki, avrebbero incontrato Sergio Marchionne, a.d. della Fiat. Il Corriere della Sera scrive che il brand giapponese e' ambito dai costruttori perche' produce autovetture adatte a mercati sempre piu' strategici, come Cina e India, dove Fiat e' in sofferenza.
Oggi il marchio nipponico e' posseduto per il 19,9% da Volkswagen, che vorrebbe aumentare ulteriormente il suo peso azionario. Lo stesso Osamu Suzuki ha pero' apertamente dichiarato di non voler diventare il 12* marchio di Wolfsburg, sbarrando qualsiasi tentativo di nuove 'scalate'. Nella galassia della casa di Wolfsburg, Suzuki corre il rischio di essere emerginata nell'area delle produzioni low cost, mentre le sue aspirazioni sono esattamente il contrario. Sarebbero questi i malumori che spingerebbero Osamu Suzuki a considerare il taglio del cordone che lo lega al gruppo tedesco, per accedere a un mondo industriale indipendente. Con Fiat si aprono gli accessi alle motorizzazioni piu' moderne, in particolare a quel Twinair che e' il propulsore ideale per le piccole cittadine. Tra Fiat e la centenaria casa orientale del resto esiste da tempo un rapporto di collaborazione.
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Amministratore 2.0 JTDM SW Owner Bianco Ghiaccio [ex 1.9 JTDM SW Owner Grigio stromboli (2) Nero carbonio Grigio Titanio] "L'euristico" Utente del mese Novembre 2006 Posts: 9933 4.913,12 ore
        
London
| già hanno i 2.0jtdm in effetti... suzuki marchio strano... non ha saputo cavalcare l'onda dei fuoristrada medi su cui aveva indubbiamente il "vantaggio del primo" con la Vitara e che hanno poi generato la moda dei SUV. Quasi scomparsa ha galleggiato nel mercato con collaborazioni con Opel per la Wagon R+/Agila, con Fiat per la SX4/16 e fatto un modesto exploit con la Swift la cui base non so se sia condivisa, ma lo sospetto. In Asia non so come sia piazzato il brand. Certo un'alleanza con Fiat, di sti tempi, non migliorerebbe la lineup di prodotto. Sui motori probabilmente ne avrebbe vantaggio. Certo porterebbe a vendere la Panda marchiata Suzuki in Cina, il che probabilmente farebbe il botto. boh! | |
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Tutor 1.9 JTDM SW Owner Blu oltremare
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Cremona
| Schizoid Man - 27/5/2011 4:36 PM [cut] Certo porterebbe a vendere la Panda marchiata Suzuki in Cina, il che probabilmente farebbe il botto. boh!
Suzuki Marbella?  Capisco le perplessità di Suzuki san, ma sono anche io dubbioso sulle reali capacità di rilancio del marchio da parte di Fiat. Oltretutto ora che Fiat ha a disposizione la tecnologia Jeep anche il know-how sui fuoristrada del gruppo nipponico diventa poco appetibile. Spero, più che altro per Suzuki, che non sia la classica operazione Fiat: compro per non lasciare alla concorrenza, poi chi se ne frega se il marchio affonda.
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Amministratore 2.0 JTDM SW Owner Bianco Ghiaccio [ex 1.9 JTDM SW Owner Grigio stromboli (2) Nero carbonio Grigio Titanio] "L'euristico" Utente del mese Novembre 2006 Posts: 9933 4.913,12 ore
        
London
| KOKAL - 27/05/2011 16:43 Schizoid Man - 27/5/2011 4:36 PM In Asia non so come sia piazzato il brand. Certo un'alleanza con Fiat, di sti tempi, non migliorerebbe la lineup di prodotto. Sui motori probabilmente ne avrebbe vantaggio. Certo porterebbe a vendere la Panda marchiata Suzuki in Cina, il che probabilmente farebbe il botto. boh! “Riteniamo che gli eventuali meeting potessero riguardare collaborazioni industriali – scrive Equita nella nota odierna raccolta da Finanza.com -. L’ipotesi speculativa relativa ad un’eventuale aggregazione avrebbe molto senso dal punto di vista strategico, in quanto il partner asiatico è proprio quello che manca a Fiat-Chrysler per completare la copertura globale”. In questo senso, la sim milanese ricorda che Suzuki vende oltre 2 milioni di veicoli di cui oltre il 60% in Asia. ma quali? perchè se il target è la suzuki liana veramente si andrebbe ad acquisire un'industria da alti volumi e piccoli margini = altissimo rischio. | |
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Taranto
| Fiat: negli Stati Uniti anche una segmento C
In nord America è sufficiente una lettera per definire i contorni del marchio Fiat, per stabilire le dimensioni del suo listino. “Proporremo solo vetture di taglia contenuta, fino al segmento C - spiega Laura Soave, responsabile Fiat per il mercato stelle e strisce -. Non vi saranno modelli più voluminosi”. Quest’onere verrà dunque riservato a Chrysler, mentre il Lingotto si fermerà alla Bravo di nuova generazione che sarà trasformata in crossover stile Qasqhai, con linee e proporzioni più accattivanti rispetto alla serie attuale. La gamma Fiat sarà dunque composta da una segmento C e dalla 500, i cui ottimi risultati di vendita (superiori alle aspettative) verranno resi ancor più convincenti dalle versioni C, Abarth ed EV. Laura Soave ha poi dedicato una battuta alle vicende Alfa Romeo. “Il ritardo della Giulia significa che il marchio tornerà in nord America con la 4C”. Secondo Autocar il Biscione punta ad immatricolare più 4C che 8C, superando così i 150 esemplari.
Ennesima storpiatura di nome->prodotto. La Delta che non è una Delta, la Thema che non è una Thema,la Giulietta che non è la Giulietta e ora la Bravo che diventa un crossover Solo loro son capaci ad adottare dei nomi a dei prodotti che non c'azzeccano nulla.

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Moderatore 2.4 JTDM SW Q Owner Nero pastello "rapido come una mangusta" Utente del mese Maggio 2008
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Chiavari (GE)
| Emergono i dettagli del misterioso incontro tra Fiat e Suzuki La Suzuki si sarebbe offerta di realizzare l'erede della Sedici. Un modello che, secondo il piano industriale del gruppo torinese, nel 2013 dovrebbe essere sostituito da una nuova piccola suv che la Fiat realizzerà insieme alla Jeep.
CONTINUARE LA COLLABORAZIONE - La scorsa settimana avevamo riportato le indiscrezioni di un misterioso incontro, avvenuto a margine della presentazione della Lancia Nuova Ypsilon, tra Sergio Marchionne e Osamu Suzuki, presidente dell'omonima casa giapponese, , Automotive News, facendo riferimento a persone informate sui fatti, è in grado di svelare i temi affrontati dai due boss.
QUESTIONE SEDICI - La Suzuki si sarebbe offerta di costruire per la Fiat l'erede dell'attuale Sedici Un modello che, secondo il piano industriale presentato Fiat, dovrebbe essere sostituito nel 2013 da una nuova Suv realizzata insieme alla Jeep, nome in codice B-Jeep. Secondo gli “insider”, la Fiat non avrebbe ancora preso l'ultima decisione su questo modello e ci sarebbe spazio per continuare la collaborazione con la Suzuki: la Sedici è una “gemella” della SX4 e viene costruita in una fabbrica Suzuki in Ungheria.
INDIA E BRASILE - Secondo quanto riportato, la Suzuki avrebbe anche chiesto di poter raddoppiare a 400.000 unità l'anno la produzione del turbodiesel 1.3 Multijet della Fiat costruito in India. Contro proposta della Fiat sarebbe stata di costruire il quantitativo aggiuntivo nella fabbrica indiana di Ranjangaon realizzata in joint-venture con la Tata, oggi sottoutilizzata. Si sarebbe parlato anche della possibilità di fornire il cambio robotizzato sviluppato dalla Magneti Marelli alle auto Suzuki vendute in India. Marchionne e Suzuki non avrebbero discusso di collaborazioni per il Brasile, paese in forte crescita dove la Fiat è leader nelle vendite e il costruttore giapponese non è ancora presente, se non con l'importazione di poche centinaia di auto l'anno.
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Moderatore 2.4 JTDM SW Q Owner Nero pastello "rapido come una mangusta" Utente del mese Maggio 2008
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Chiavari (GE)
| La Fiat disdetta i mandati di tutti i concessionari La manovra è parte del progetto “Rete Italia” che si prefigge di riorganizzare tutta la rete di vendita entro il 2013.
DISDETTE PER TUTTI - Doccia fredda per i concessionari italiani di Fiat, Alfa Romeo, Fiat Professional e Abarth che, in questi giorni si vedranno recapitare la disdetta del loro mandato. La Fiat annuncia un piano di ristrutturazione della rete di vendita, “Rete Italia”, che dovrà essere completato entro il 2013, per impostare “un modello distributivo che ruota attorno al cliente e al modo in cui è vissuta l'esperienza di acquisto di un'autovettura: il fine è quello di soddisfare al meglio le sue esigenze, sia in termini di qualità sia di gamma di prodotti e servizi offerti attraverso una presenza più razionale e funzionale sul territorio”.
RETE RAZIONALE - Fin qui le fredde parole del comunicato. La Fiat non ha diffuso i dettagli dell'operazione “Rete Italia”, ma ora i concessionari si dovranno, eventualmente, riguadagnare il mandato su nuove basi contrattuali e non tutti ci riusciranno dato che, se le vendite sono scese a causa della crisi economica, il numero delle concessionarie deve per forza scendere proporzionalmente per garantire a tutti la possibilità di vendere il giusto quantitativo di vetture.
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1.9 JTDM SW Owner
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Perugia
| Che tradotto in parole povere significa ceh fiat vuole rinegoziare gli accordi per fare cassa. | |
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3.2 JTS Owner Nero carbonio Posts: 453 303,55 ore
     
Poggiridenti (SO)
| A me la cosa non dispiace, forse è la volta che alcuni concessionari di scarsa professionalità/cortesia nei confronti del cliente vengano eliminati!! | |
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