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| comunque ridendo e scherzando l'altro giorno dal dentista ho incontrato il capofficina di una grossa conce fiat che conobbi quando avevo la grande punto...in un mese hanno venduto 60! freemont consegna a novembre! più della panda! sta a vedere che marchionne ha indovinato il jolly....
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Tutor 2.4 JTDM SW Q4 Owner Nero carbonio Utente del mese Agosto 2010 Posts: 3704 813,93 ore
    
parigi / ginevra / cuneo
| maxgal - 2/7/2011 11:22 PM comunque ridendo e scherzando l'altro giorno dal dentista ho incontrato il capofficina di una grossa conce fiat che conobbi quando avevo la grande punto...in un mese hanno venduto 60! freemont consegna a novembre! più della panda! sta a vedere che marchionne ha indovinato il jolly....
Secondo me il Freemont sarà un successo, nel senso che andrà oltre il target di 30,000 vendite in Europa. Pero' a Fiat servono 600/600 Multipla (Ellezero) per poter competere sul serio ... nonché il crossover tipo Qashqai che dovrebbe rimpiazzare la Bravo. Solo allora Fiat coprirà abbastanza segmenti di mercato... Alfa 159 FOREVER | |
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Moderatore 2.4 JTDM SW Q Owner Nero pastello "rapido come una mangusta" Utente del mese Maggio 2008
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Chiavari (GE)
| la fiom: venerdì 8 ore di sciopero contro il mancato pagamento del premio di risultatoMelfi: accolto il ricorso della Fiat contro il reintegro dei 3 operai licenziatiIl giudice del lavoro ha dato ragione alla casa automobilistica torinese: tensione dopo la sentenza
MILANO - Una sconfitta per la Fiom. Il giudice del lavoro, Amerigo Palma, ha accolto il ricorso presentato dalla Fiat contro il reintegro di tre operai (due dei quali delegati Fiom) dello stabilimento di Melfi (Potenza).
LA VICENDA - Nell'estate del 2010, Giovanni Barozzino, Antonio Lamorte e Marco Pignatelli erano stati licenziati, con la contestazione da parte dell'azienda di aver sabotato la produzione durante uno sciopero interno, ed erano poi stati reintegrati dal giudice del lavoro.
TENSIONE - Momenti di tensione si sono verificati davanti al Tribunale di Melfi (Potenza) quando alcuni lavoratori hanno visto i legali della Fiat e hanno gridato più volte «vergogna». La tensione è durata pochi istanti e - dopo l'intervento della Digos - gli avvocati hanno potuto poi lasciare in automobile il tribunale di Melfi. Alla notizia della sentenza, all'esterno del Tribunale, alcuni lavoratori della Fiom sono scoppiati in lacrime, mentre i tre operai sono a colloquio con altri sindacalisti, tra cui il segretario nazionale, Maurizio Landini.
SOLIDARIETA' - «Oggi il giudice ha accolto il ricorso presentato dalla Fiat e per questo ci diciamo indignati» - ha dichiarato Landini, commentando la sentenza -. Landini ha annunciato che il sindacato presenterà ricorso contro la sentenza: «Non lasceremo soli i tre lavoratori, che - ha sottolineato il segretario della Fiom - resteranno transitoriamente licenziati e senza stipendio. Daremo loro la nostra massima collaborazione e il nostro massimo sostegno».
SCIOPERO - La vicenda di Melfi si intreccia con lo stato di tensione nelle relazioni industriali in casa Fiat, tra l'azienda e la Fiom. Per venerdì 15 infatti, il sindacato dei metalmeccanici della Cgil ha proclamato otto ore di sciopero, per turno, negli stabilimenti di tutto il gruppo. Gli operai protesteranno contro il mancato pagamento del saldo del premio di risultato e per i diritti dei lavoratori. «Le lavoratrici e i lavoratori non accettano - si legge nel volantino a sostegno dello sciopero nazionale - che mentre si erogano centinaia di milioni agli azionisti e si danno migliaia di euro ai capi e capetti si continui a negare quanto dovuto a chi produce e paga il prezzo più alto della crisi». Le tute blu guidate da Landini chiedono ora il saldo del premio, che non viene pagato da 3 anni. E respingono «l'arroganza» della Fiat, con la difesa del contratto nazionale di lavoro.
«DIFENDERE IL CONTRATTO NAZIONALE»- «I lavoratori italiani - commenta il responsabile Auto della Fiom, Giorgio Airaudo - stanno pagando i successi americani di Marchionne». Ma soprattutto puntano il dito contro la minacciata uscita dal contratto nazionale. «Va respinta la minaccia della Fiat di far uscire tutte le sue società dal contratto nazionale» prosegue il comunicato «che va difeso»: le lavoratrici e i lavoratori hanno diritto - sostengono - a un contratto integrativo per migliorare il salario e le loro condizioni (da discutere e decidere con loro).
UNITA' SINDACALE - La Fiom sottolinea inoltre che «purtroppo» mancano le condizioni unitarie con Fim e Uilm che «nei fatti con il loro comportamento, continuano ad assecondare la volontà della Fiat di negare i diritti dei lavoratori estendendo a tutti le condizioni degli accordi di Pomigliano, Mirafiori e Grugliasco». La protesta per il saldo del premio di risultato - secondo le cifre indicate da Airaudo - riguarda l'equivalente di oltre 2.800 euro e ha già visto scioperi nei singoli stabilimenti per 40 ore complessive.
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Tutor 2.4 JTDM SW Q4 Owner Nero carbonio Utente del mese Agosto 2010 Posts: 3704 813,93 ore
    
parigi / ginevra / cuneo
| Tanto la fiom non ascolta nè la volontà degli operai nè la magistratura. Si credono ancora nel 1917 in pieno bolscevismo. Speriamo solo che non si arrivi ad altri scontri, perchè nel loro delirio non gliene importa niente se la loro vittoria vorrebbe dire la partenza definitiva della Fiat negli USA. Alfa 159 forever
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Moderatore 1.9 JTDM Owner Nero carbonio Utente del mese Novembre 2008
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Tezze sul Brenta (VI)
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Fiat frena su Mirafiori e GrugliascoLa battaglia legale con i sindacati mette a rischio i SUV Alfa e le Maserati torinesi Ancora una volta la querelle con i sindacati mette a rischio gli investimenti di Fiat in Italia. Sabato è arrivata la sentenza del giudice di Torino sul ricorso presentato dalla Fiom per annullare la newco Fabbrica Italia: respinte tutte le richieste contrattuali del sindacato, ma allo stesso tempo dichiarato "antisindacale" il comportamento della Fiat. In pratica il tribunale non ha dato ragione solo ad una parte ed ha scontentato tutti, soprattutto l'azienda. Appresa la notizia, Sergio Marchionne ha dichiarato congelati gli investimenti a Mirafiori, dove con 1,3 miliardi di euro dovrebbero essere prodotti i nuovi SUV Alfa Romeo e Jeep, e alle Officine Automobilistiche ex Carrozzeria Bertone di Grugliasco (Torino), dove con 500 milioni di euro dovrebbero nascere le nuove Maserati. E' invece salva la nuova Fiat Panda, che - secondo i piani - sarà assemblata a partire dall'anno prossimo a Pomigliano d'Arco (Napoli), il primo stabilimento del Gruppo Fiat dove è stato applicato il nuovo contratto ed è partito il piano di sviluppo Fabbrica Italia. MARCHIONNE PRENDE TEMPO L'ad del Lingotto, Sergio Marchionne, ha deciso di congelare gli investimenti in Italia in attesa di leggere le motivazioni della sentenza che saranno rese note entro 60 giorni. "Riteniamo necessario procedere a un accurato esame del provvedimento per valutare l'impatto della decisione del giudice sulla praticabilità del piano di investimento annunciato", dice un portavoce del manager, che considera la prima parte della sentenza chiara e la seconda "incomprensibile". "La prima parte - spiegano i legali - riconosce piena legittimità delle nuove regole pensate per lo stabilimento di Pomigliano che l'azienda ritiene indispensabili per poter competere in un mercato sempre più globalizzato. La sentenza ha riconosciuto la legittimità delle deroghe ai contratti collettivi nazionali e la validità dell'impegno del gruppo Fiat e delle quattro organizzazioni sindacali firmatarie. La Fiom, al contrario, ha il mito dell'intangibilità del contratto collettivo nazionale di lavoro che invece è stato demolito dal giudice". "Al contrario riteniamo la seconda parte della sentenza incomprensibile in quanto contrasta apertamente - dicono ancora gli avvocati - con l'articolo 19 dello Statuto dei lavoratori che sancisce il diritto di rappresentanza sindacale soltanto alle organizzazioni sindacali che hanno sottoscritto il contratto". SINDACATI SPACCATI Più soddisfatti della sentenza sono i sindacati, che in alcuni casi gridano alla "vittoria", in altri frenano l'entusiasmo. C'è chi, come il segretario provinciale Fiom Napoli, Andrea Amendola, esulta per "la condanna del Lingotto per violazione all'articolo 28 dello Statuto dei lavoratori" e chi, come Crescenzo Auriemma, segretario regionale Uilm Campania, pone l'accento sul ruolo delle parti sociali e chiede alla Fiom di tornare "ad essere un sindacato, facendo valere le proprie ragioni al di fuori delle aule giudiziarie, con il ruolo che le compete". E intanto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, si sfoga e, in un'intervista su la Repubblica, dice: ''L'atteggiamento di Marchionne è insopportabile. Continuo a pensare che in realtà il mitico piano Fabbrica Italia non sia niente più che un'affermazione. Non c'è nulla di trasparente in questa vicenda. Ogni occasione è buona per Marchionne per ribadire che non è detto che rimanga in Italia. E' davvero un modo poco rispettoso di stare nel nostro paese. Le regole vanno rispettate e Marchionne non lo fa. La sua è una rincorsa infinita. Vorrei che i miei colleghi di Cisl e Uil non continuassero a chiudere gli occhi''. IL GOVERNO A FIAT: "MANTENETE LE PROMESSE FATTE" La posizione del governo sulla questione Fiat-Fiom si legge oggi su La Stampa tramite un'intervista al ministro per lo Sviluppo Economico Paolo Romani. Quella di Torino è stata una sentenza "tutto sommato saggia - dice il rappresentante di Palazzo Chigi -. Ma adesso quello che mi interessa di più è che la Fiat prosegua nell'investimento nel Paese. Che mantenga le promesse fatte". Secondo il Ministro è improbabile che la Fiat possa essere indotta a non investire, anche perché la maggioranza dei lavoratori nei vari referendum ha dimostrato di accettare gli accordi di Pomigliano e Mirafiori. Anche il Sindaco di Torino Piero Fassino crede che la sentenza del tribunale riconosca di "più le ragioni di Fiat che quelle di Fiom". La newco di Pomigliano, e quindi indirettamente anche quelle di Mirafiori e dell’ex Bertone, è stata riconosciuta legittima dai giudici, pertanto - dice Fassino - "Fiat deve dare attuazione al piano d'investimenti in Italia". | |
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1.9 JTDM SW Owner
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Perugia
| Fatemi capire, secondo voi è giusto che sia il datore di lavoro a scegliere la rappresentanza sindacale?
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2.0 JTDM SW Owner Nero Carbonio Posts: 71 91,82 ore
 
Biella
| Non ho mai detto che debba essere l''azienda a scegliere i rappresentanti...semplicemente, secondo me, i rappresentanti sindacali dovrebbero fare gli interessi dei lavoratori cercando di tutelarli quando l'azienda passa il limite, e non ,come avviene ora, tutelare i fannulloni per pura propaganda politica e per governare loro le fabbriche. Per anni molti hanno solo fatto gran baccano impedendo il normale sviluppo delle imprese...in periodi di vacche grasse questo può essere tollerato...ora non più Chissà come mai i sindacati fanno spesso solo gran casino nelle grandi aziende e se ne fregano spesso delle piccole...forse perchè il grande dà più visibilità? sul discorso della newco. ho seguito il dibattito su mirafiori e sono state dette in tv un sacco di stupidate da parte di molti degli intervistati... Ho avuto modo di parlare con molti rappresentanti sindacali... ce ne sono di veramente validi (pochi) e di veramente c. .i (troppi) | |
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1.9 JTDM SW Owner
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Perugia
| KOKAL - 19/7/2011 12:11 AM urbi - 18/7/2011 11:14 PM Fatemi capire, secondo voi è giusto che sia il datore di lavoro a scegliere la rappresentanza sindacale?
Direi di no, ma a te sembra giusto che un sindacato abbia diritto alla rappresentanza in azienda pur non avendo aderito agli accordi sindacali?Cosa puo' fare in azienda se non del disfattismo? Più che disfattismo si può parlare di ostruzionismo, ma da entrambe le parti e da quel che ricordo il muro contro muro va avanti dai tempi di valletta*. In questo caso definirlo "accordo" mi sembra un pò difficile era una imposizione che non lasciava margine alle trattative.
*su valletta ce ne sarebbero di cose da dire ma meglio tornare al presente. | |
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1.9 JTDM Owner Grigio titanio Posts: 9250 1.705,23 ore
      
Taranto
| Bene, mentre gli altri tirafono fuori fior fior di modelli, ora a noi ci congelano pure questi, bravi 
Tempo qualche settimana e Marchionne andrà a fare tutto fuori dall'Italia, si è rotto le palle ed è solo questione di tempo ormai  | |
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1.9 JTDM Owner Grigio stromboli Posts: 1459 494,77 ore
      
Busto Garolfo (MI)
| urbi - 19/7/2011 10:38 AM Più che disfattismo si può parlare di ostruzionismo, ma da entrambe le parti e da quel che ricordo il muro contro muro va avanti dai tempi di valletta*. In questo caso definirlo "accordo" mi sembra un pò difficile era una imposizione che non lasciava margine alle trattative.
*su valletta ce ne sarebbero di cose da dire ma meglio tornare al presente. Quoto... senza polemica alcuna, ma non c'erano assolutamente spiragli se non accettare il loro Diktat. | |
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1.9 JTDM Owner Grigio stromboli Posts: 1459 494,77 ore
      
Busto Garolfo (MI)
| cuoresportivo86 - 19/7/2011 3:10 PM Bene, mentre gli altri tirafono fuori fior fior di modelli, ora a noi ci congelano pure questi, bravi  Tempo qualche settimana e Marchionne andrà a fare tutto fuori dall'Italia, si è rotto le palle ed è solo questione di tempo ormai  Be...vivere con la paura che l'azienda congeli i modelli, non è normale...... si evince di essere sotto ricatto?? Se Marchionne se ne va dall'Italia, non pensate che sia per colpa di questo o quello, è già tutto pianificato.....è davvero questione di tempo...ed anche sotto questo aspetto, si sottolinea il ricatto....o fai come dico, stai schiacciato...non contesti...oppure me ne vado... Sempre senza alcuna voglia di polemizzare, ritengo che si dovrebbero stemperare gli animi, sia da parte di Marchionne, e finalmente di parlare chiaro, e piantarla di minacciare il trasferimento all'estero, e dall'altra di cercare di dialogare per cercare un accordo comune...o comunque un accordo separato (come già avviene in altre realtà) che concili le parti..... Essere drasticamente contro la forza lavoro (leggendovi capisco questo) non è la strada migliore da percorrere... prima di parlare, bisogna aver provato....anche per poco, la realtà di fabbrica... | |
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1.9 JTDM SW Owner
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Perugia
| KOKAL - 19/7/2011 6:59 PM urbi - 19/7/2011 10:38 AM In questo caso definirlo "accordo" mi sembra un pò difficile era una imposizione che non lasciava margine alle trattative.
Eppure la maggioranza delle sigle sindacali ha condotto e concluso una trattativa.... Non c'è stata trattativa; inoltre tieni presente che quelle sigle sindacali sono come dire "morbide" nei confronti di fiat.
Schizoid Man - 19/7/2011 11:23 PM MAXT78 - 19/07/2011 19:33 KOKAL - 19/7/2011 12:11 AM
Direi di no, ma a te sembra giusto che un sindacato abbia diritto alla rappresentanza in azienda pur non avendo aderito agli accordi sindacali?Cosa puo' fare in azienda se non del disfattismo?
Be allora se ragioniamo in questi termini, tutti quelli che non hanno votato Berlusconi dovrebbero abbandonare l'Italia?? Che discorsi sono!?!?! Hanno degli iscritti, ed è democratico e giusto che queste persone vengano rappresentate, idee giuste o sbagliate che siano!! La pluralità è una delle espressioni della Democrazia. Be' no... Il motivo è che il contratto stabilisce la responsabilità del sindacato nel gestire le situazioni di astensionismo.. Come può un sindacato prendersi la resp se non ha sottoscritto l'accordo? Mi spieghi sta cosa? Mi deve essere sfuggita.
Edited by urbi 20/7/2011 8:58 AM
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2.0 JTDM SW Owner Nero Carbonio Posts: 71 91,82 ore
 
Biella
| MAXT78 - 19/7/2011 7:47 PM cuoresportivo86 - 19/7/2011 3:10 PM Bene, mentre gli altri tirafono fuori fior fior di modelli, ora a noi ci congelano pure questi, bravi  Tempo qualche settimana e Marchionne andrà a fare tutto fuori dall'Italia, si è rotto le palle ed è solo questione di tempo ormai  Be...vivere con la paura che l'azienda congeli i modelli, non è normale...... si evince di essere sotto ricatto?? Se Marchionne se ne va dall'Italia, non pensate che sia per colpa di questo o quello, è già tutto pianificato.....è davvero questione di tempo...ed anche sotto questo aspetto, si sottolinea il ricatto....o fai come dico, stai schiacciato...non contesti...oppure me ne vado... Sempre senza alcuna voglia di polemizzare, ritengo che si dovrebbero stemperare gli animi, sia da parte di Marchionne, e finalmente di parlare chiaro, e piantarla di minacciare il trasferimento all'estero, e dall'altra di cercare di dialogare per cercare un accordo comune...o comunque un accordo separato (come già avviene in altre realtà) che concili le parti..... Essere drasticamente contro la forza lavoro (leggendovi capisco questo) non è la strada migliore da percorrere... prima di parlare, bisogna aver provato....anche per poco, la realtà di fabbrica... Personalmente non sono mai stato contro la forza lavoro... la realtà di fabbrica (leggasi linea di montaggio) è durissima... il problema è che credo che la volontà di Fiat non sia di spremere di più le persone, bensì di eliminare i tanti fannulloni che sono presenti sulle linee di montaggio...o meglio...che sono stipendiati e non lavorano fingendo finte malattie, o portando falsi certificati medici ottenuti con il ricatto o con medici compiacenti...oggi questi comportamenti non sono più tollerabili... Ti assicuro che lavoro costantemente a contatto con le linee di montaggio..si vedono persone che si fanno il c o e lavorano duro e altre che non fanno nulla... e sono soprattutto queste ultime che sono tutelate dai sindacati oggi... come mai molta gente fino a quando è interinale lavora duro e appena ottenuto il contratto a tempo indeterminato si scopre allergica al metallo, alla polvere e stressata da non poter lavorare a ritmo linea di montaggio? qualche caso sarà anche vero...ma i numeri che ho visto mi fanno pensare a qualche furbata...che Fiat non vuole e non può più tollerare...ne va anche della sua sopravvivenza... Inoltre Fiat credo che voglia tornare a poter governare le sue fabbriche...ora i sindacati decidono... si richiede maggior flessibilità anche per competere con Germania e Francia (Paesi che non hanno un costo manodopera notoriamente più basso...)... | |
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1.9 JTDM SW Owner Nero oceano Posts: 331 433,38 ore
   
Este (PD)
| Aggiornamento dai mercati... FIAT (7,15 euro) sale del 4% ed è la miglior blue chip dell'FtseMib. "Pensiamo che Fiat offra un’opportunità unica di creazione di valore". Inizia così il report con cui Goldman Sachs annuncia di avere ripreso la copertura su Fiat. Il giudizio è "buy" e il prezzo obiettivo 12,9 euro, il più alto fra tutti i target degli analisti. Molto valore sarà creato con l’annunciata integrazione fra la Casa torinese e la controllata Chrysler, che fra poco saranno guidate da un unico team di top manager, come ha annunciato pochi giorni fa l’a.d. Sergio Marchionne. Il "logico" passo successivo, dice Goldman, sarà la fusione fra le due aziende. Altro valore sarà creato con la separazione e cessione di alcune attività, come Ferrari-Maserati e Magneti Marelli (componentistica). La banca d’affari americana si aspetta sorprese positive dai risultati di Fiat e Chrysler del secondo trimestre che saranno annunciati il 26 luglio e prevede che il management alzi le stime di utile sull’intero 2011. Per chi vuole investire in Fiat, precisa Goldman, i rischi possono venire da un generale rallentamento dell’economia mondiale o, peggio ancora, da un’improvvisa debolezza del mercato auto in Brasile o in Usa. La nostra raccomandazione è INTERESSANTE, target price 9,00 euro | |
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1750 Tbi Owner Rosso Alfa Posts: 233 54,55 ore
  
Provincia di Prato
| Riporto la notizia citata da enrinero nella versione completa:
Goldman Sachs ha reinserito Fiat nella propria Pan-Europe Conviction Buy List. "Crediamo che fiat offra una combinazione unica di creazione di valore strutturale e operativa", hanno affermato gli analisti, ricordando che, con l'esercizio di varie opzioni, il gruppo a fine 2011 avrà il 59% circa di Chrysler.
"L'applicazione con successo del piano quinquennale offre un ulteriore upside operativo e con le strategie di business di fiat e di Chrysler irrevocabilmente legate crediamo che una fusione sia il prossimo passo logico. Al di là di questo, vediamo un ulteriore potenziale dal valore strutturale in Fiat/Chrysler sprigionato con il demerger di alcune unità", hanno poi proseguito gli esperti.
Tra i vari catalizzatori di breve e lungo termine gli esperti hanno citato i risultati trimestrali e il possibile aggiornamento della guidance 2011, una nuova struttura manageriale, una fusione Fiat/Chrysler e un potenziale spin-off di asset come Ferrari/Maserati e la componentistica, compresa Magneti Marelli. Goldman Sachs ha confermato il rating buy e ha posto il target price a 12,90 euro. Oggi il titolo a piazza Affari si posiziona tra i migliori del listino milanese, registrando un +3,85% a 7,145 euro.
ADESSO ore 13.35: Adesso il titolo stà a + 4,8 % a 7,21 euro
Edited by _TBi_ 20/7/2011 1:37 PM
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Moderatore 2.4 JTDM SW Q Owner Nero pastello "rapido come una mangusta" Utente del mese Maggio 2008
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Chiavari (GE)
| urbi - 20/7/2011 8:55 AM Non c'è stata trattativa; inoltre tieni presente che quelle sigle sindacali sono come dire "morbide" nei confronti di fiat.
Una frase che racchiude ben 2 concetti non realistici. La trattativa c'è stata eccome e vi ha partecipato anche Fiom finchè non se n'è tirata fuori da sola definitivamente; gli altri tra stop e riprese sono andati avanti fino in fondo.....e non in maniera morbida visto che sono riusciti a far approvare dall'azienda alcune delle loro richieste.
P.s. se si parte da false basi, il dialogo è viziato da preconcetto e conseguentemente si sviluppa un confronto tra "sordi".
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